VERSO IL SACHSENRING

Sfida sul... Ring: Quartararo per l'allungo in vetta, tutte le Ducati all'assalto del Diablo

Nel weekend la stagione della premier class va in doppia cifra con il decimo appuntamento iridato in Germania.

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Comunque vada... sarà un successo: nel seno che chiunque vinca il Gran Premio di Germania della MotoGP metterà a segno una vera e propria impresa perché - per la prima volta dal 2012 a questa parte, un intero decennio - la gara della premier class al Sachsenring avrà un vincitore diverso da Marc Marquez! Con il campione spagnolo ancora a lungo fuori gioco dopo l'ennesimo intervento chirurgico, è caccia aperta al gradino alto del podio in una prova che - per dirla tutta e... rincarare la dose -  Marc ha dominato sin da quando correva nelle categorie minori.  

Una vittoria in Moto3 nel 2010, due in Moto2 nel 2011 e nel 2012, prima del clamoroso fil...otto in MotoGP, appunto: fanno undici successi consecutivi! Solo la pandemia, provocando la cancellazione della tappa tedesca del Mondiale nel 2020, era riuscita a fermare Marc... ma anche tutti gli altri. Ora però, in attesa di capire se il Cannibale tornerà a... banchettare su questo asfalto, si volta decisamente pagina.

Difficile, molto difficile, al limite della modalità "mission impossbile" che Honda riesca ad allungare oltre a quota undici la propria striscia di imbattibilità nella MotoGP al Sachsenring (prima dell'irrompere in scena di Marquez, Dani Pedrosa aveva messo in fila tre successi consecutivi dal 2010 al 2012 ma si era imposto anche nel 2007). Pol Espargarò ed il pilota di casa Stefan Bradl non sembrano proprio avere chances di vittoria, quantomeno in caso di GP dallo svolgimento lineare. 

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KTM e Suzuki permettendo (mai dre mai, però), la sfida sembra più che altro riguardare Yamaha e Ducati. La Casa di Iwata manca dal gradino più alto del podio dal 2008 (vittoria di Valentino Rossi!), quella di Borgo Panigale dall'anno prima: vittoria di Casey Stoner nel 2009. I nomi ed i precedenti insomma sono illustri e... roboanti ma raccontano anche di un'altra epoca, ingigantendo ancora il valore dei successi di Honda, Marquez e naturalmente Pedrosa.

Fabio Quartararo arriva in Sassonia sulla scorta del secondo successo stagionale a Barcellona, quello che gli consente di svettare a quota 147 nella classifica generale, con ventidue punti di vantaggio sullo "sciagurato" (in termini di disavventure catalane) Aleix Espargarò.

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Hanno estremo bisogno di punti pesanti - per arginare la furia del Diablo - i nostri Enea Bastianini e Francesco Bagnaia. Il ducatista di Gresini staziona alla terza casella a quota 94, quello del team factory (incolpevolmente coinvolto nello strike innescato da Takaaki Nakagami) invece alla quinta con 81 punti. A separare B&B il regolarissimo francese Johan Zarco, con la Desmosedici Pramac che due domeniche fa al Montmelò (con tanti ringraziamenti ad Aleix Espargarò) ha chiuso un podio aperto appunto dal campione in carica e che ha visto il proprio compagno di colori Jorge Martin salire sul secondo gradino.

Chiudiamo con gli outsiders assoluti del decimo appuntamento del Mondiale: i piloti in attività che sono riusciti a salire in passato sul gradino più alto del podio (in Moto3 ed in Moto2) nella gara che si svolge sul movimentato anello che sorge in una conca collinare a metà strada tra Zwickau e Chemnitz. Si tratta, in ordine cronologico, di Alex Rins, Jack Miller, Joan Mir e Jorge Martin per la classe d'ingresso. Di Johan Zarco, Franco Morbidelli, Brad Binder, Alex Marquez e Remy Gardner per quella intermedia.

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