MotoGP, Marquez vola nelle Libere 1

Inizio in salita per Valentino Rossi, entrambe le Yamaha ufficiali fuori dalla top 10

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Marc Marquez parte forte e stampa il miglior tempo nella prima sessione di libere del GP d'Italia, sesta tappa del Motomondiale. Lo spagnolo della Honda ha girato in 1'47''558, tenendosi alle spalle le Ducati di Petrucci (+ 0''193) e della wild card Pirro (+ 0''246). Decimo crono per l'altra Desmosedici ufficiale di Dovizioso (+ 0''656), mentre hanno chiuso fuori dalla top 10 le due Yamaha di Rossi (12°) e Vinales (14°).

Al Mugello è subito sfida Marquez-Ducati. Il leader del mondiale non ha perso tempo e si è messo a dettare il passo in una sessione in cui quasi tutti i piloti si sono concentrati esclusivamente sul passo gara, senza tentare un vero e proprio attacco al tempo. Alle spalle del 93 si è piazzato un ottimo Danilo Petrucci, galvanizzato dal primo podio arrivato a Le Mans e capace di portarsi a meno di due decimi dal rivale proprio all'ultimo assalto, nonostante le gomme usate. Segnali confortanti per la Ducati, su una pista in cui ha dominato nelle ultime due stagioni: quattro moto in top 10 per la casa di Borgo Panigale, visto che, oltre a Pirro e Dovizioso, anche Jack Miller è riuscito a tirare fuori il massimo dalla sua Pramac, chiudendo 6° a + 0''256.

Al momento qualificati per il Q2 ci sono anche Fabio Quartararo con la prima delle Yamaha (4° a + 0''253, ma con un tempo ottenuto con gomme nuove), Aleix Espargaro con un'ottima Aprilia (5° a + 0''254, ma poi fermato da un problema tecnico), Nakagami e Crutchlow con le due Honda LCR (rispettivamente 7° e 9°) e un Pol Espargaro che ha confermato i progressi della KTM, già messi in mostra in Francia (8° tempo).

Mattinata complicata invece per le Yamaha ufficiali: Valentino ha chiuso a + 0''798, Vinales a + 0''834, nonostante entrambi siano scesi in pista con pneumatici nuovi nel finale per tentare di risalire la classifica. Un inizio tutt'altro che confortante per le M1, che sembrano pagare soprattutto in termini di velocità massima (circa 8-10 km/h più bassa di quella delle Ducati). Fuori anche la seconda Yamaha Petronas di Morbidelli (15° tempo), l'altra Aprilia di Iannone (13°) ed entrambe le Suzuki di Rins e Mir (rispettivamente 11° e 19°). Lontanissimo dai migliori anche Jorge Lorenzo, appena 18° a quasi un secondo di distacco dal compagno di team.

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