Il GP del Qatar annullato, il GP di Thailandia rinviato. La MotoGP è stato colpita da una serie di decisioni che ne compromettono il regolare inizio e tra le scuderie costrette a cambiare i piani c'è ovviamente la Yamaha. "La cancellazione della classe MotoGP per il Qatar è una pessima notizia difficile da accettare - ha commentato Valentino Rossi -. Eravamo pronti a iniziare la stagione, ora non sappiamo quanto dovremo aspettare prima di cominciare a correre".
Nonostante la delusione evidente, tra il team Yamaha e i piloti Rossi e Vinales c'è un consenso - come in tutto il paddock - sul fatto che salute e sicurezza debbano essere messi al primo posto.
"E' un peccato per noi che non si corra in Qatar e Thailandia, perché sono piste che mi piacciono molto - ha commentato invece Maverick Vinales - e penso di essere molto forte lì. Avevamo sensazioni positive dopo i test, eravamo pronti per la prima gara. Capisco perfettamente la situazione critica che stiamo vivendo col Coronavirus, speriamo che la situazione torni alla normalità".
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La delusione c'è anche nelle parole di Massimo Meregalli, Team Director di Yamaha che però asseconda la decisione di Dorna: "E' una situazione unica sotto molti aspetti. Naturalmente siamo delusi e ci scusiamo con i tifosi, ma purtroppo date le circostanze Dorna non ha avuto scelta. Se avesse mantenuto il GP del Qatar gran parte del nostro team non avrebbe potuto partecipare. Sicuramente anche la decisione dela Thailandia non è stata presa a cuore leggero. La crescente preoccupazione per la diffusione del Coronavirus deve essere presa molto seriamente. La salute e la sicurezza vengono prima di tutto".
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