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GP JEREZ

MotoGP, Rossi: “Non ho ancora rinnovato con la Yamaha, ma continuerò a correre”

“Voglio fare ancora parte di questo mondo nel 2021. È quasi tutto deciso, ma prima della firma dovremo costruire la squadra”, dice il Dottore

16 Lug 2020 - 18:21
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Valentino Rossi non annuncia ancora ufficialmente il rinnovo con la Yamaha e il possibile passaggio alla scuderia Petronas ma, sottolinea, “di fatto è tutto deciso”. L’occasione è la conferenza stampa di presentazione del GP di Jerez de la Frontera, in Spagna; il primo della stagione 2020 della MotoGP. Il Dottore ha dichiarato: “Voglio continuare a correre anche l’anno prossimo, ma prima dobbiamo costruire la squadra con la Petronas”.

Valentino Rossi è pronto a confrontarsi per la sua stagione numero 25 in Motomondiale. Un quarto di secolo e non sentirlo, anche perché tutto porta a credere che la storia andrà avanti l’anno prossimo e forse anche oltre. Rossi di fatto confermato il rinnovo con la Yamaha e il passaggio alla scuderia Petronas, ma non c’è ancora l’ufficialità. “La situazione legata al Covid ha cambiato i piani. L’idea era gareggiare nel 2020 cercando di capire se proseguire nel 2021, ma poi ho dovuto deciderlo senza potere scendere in pista”, ha dichiarato il Dottore. “Ne ho parlato tanto con la Yamaha. Voglio continuare a correre anche l’anno prossimo. Abbiamo già un accordo; ne abbiamo parlato anche con Petronas. Di fatto tutto è deciso, ma non ho ancora firmato perché il contratto non è pronto: dobbiamo costruire la squadra, ma penso che tutto si sistemi in tempi brevi”.

Valentino, dunque, sembra deciso più che mai a mettere da parte le controindicazioni dell’età, essendo un classe ’79. Non vuol proprio smettere di tenere il gas aperto e si godrà il suo ultimo anno in Yamaha Factory, prima di firmare un possibile un contratto di 1+1, con il 2022 opzionale, con la Petronas, dove troverà l’amico Franco Morbidelli, confermato per due annate. Ma qual è stata la “stranezza” più particolare di questa sosta forzata? “La cosa strana di questo periodo era che per oltre due mesi non sapevamo la data della prima gara; abbiamo vissuto un po’ a metà. La grande differenza sarà l’assenza della folla: saremo più poveri da questo punto di vista. In pista non ci sarà nulla di nuovo, sarà una prima gara ‘normale’ per un Campionato”. Sul calendario: “All’inizio non eravamo certi del numero di gare da disputare, di solito sono 19-20. Sarà un Campionato più breve, ma basterà perché sia un vero Campionato”. Infine, a chi gli chiede quali saranno i primi cinque piloti alla fine del campionato, Valentino Rossi si rifiuta di rispondere. O meglio: per scaramanzia, ripropone i primi cinque della scorsa stagione: Marquez, Dovizioso, Viñales, Rins e Quartararo. “Non so fare le scommesse”.

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