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MotoGP, Rossi: "La mia storia con Yamaha come un film"

Il Dottore alla vigilia dell'ultimo weekend da pilota ufficiale della casa di Iwata: "Senza le opportunità che mi hanno dato avrei smesso"

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Valentino Rossi si prepara al passo d'addio. Dopo 15 stagioni, interrotte dal biennio in Ducati, quello di Portimao sarà il suo ultimo weekend da pilota ufficiale Yamaha, prima di salire in sella alla M1 del team Petronas nel 2021: "È la fine di un lunghissimo viaggio insieme - ha detto il Dottore alla vigilia delle prime libere - La nostra storia è stata divisa in due parti, la prima parte e la seconda parte: come in un film. Il primo tempo è stato indimenticabile sportivamente parlando, abbiamo quasi sempre vinto. La Yamaha mi ha dato la possibilità di tornare nel team ufficiale dopo due anni deludenti con la Ducati, quando già ero abbastanza grande. Per questo gli sarò per sempre grato: era un momento della mia carriera molto difficile, ero piuttosto disperato e senza quella possibilità forse avrei anche smesso".

Getty Images

Anche se la seconda parte della sua avventura con la casa giapponese non gli ha regalato le stesse soddisfazioni della prima, Vale sa quanto questo matrimonio sia stato importante per la storia del motociclismo: "Penso di essere un pilota molto importante per la Yamaha, perché li ho riportati alla vittoria del campionato nel 2004, dopo più di 20 anni. Penso di aver dimostrato insieme a loro che la Yamaha poteva essere una moto vincente, una moto al top, stavano soffrendo da tanti anni. Penso di essere il pilota che ha vinto di più con la Yamaha, quindi la nostra storia sarà per sempre unita".

Rossi tornerà di nuovo in griglia l'anno prossimo in quella che, verosimilmente, sarà la sua ultima stagione da pilota MotoGP. Non ci saranno invece due storici rivali come Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow, che però sarà al suo fianco come collaudatore: "Mi dispiace che Dovi e Cal lascino a fine stagione, soprattutto perché erano i due piloti più vicini a me di età, quindi mi lasciano solo - ha scherzato - Ho un buon rapporto con entrambi, abbiamo fatto un sacco di gare insieme, un sacco di battaglie. Andrea me lo ricordo quando correvamo con le minimoto, io avevo 11 anni e lui era piccolino… È stato un grande pilota, spero che non sia proprio la fine per lui, spero di rivedere Dovizioso di nuovo in MotoGP per correrci ancora contro".

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