VERSO VALENCIA

MotoGP, Mir: "Abbiamo lavorato bene, ma tutto è ancora aperto"

Lo spagnolo della Suzuki, che domenica può laurearsi campione del mondo, predica calma. Quartararo: “Serve mentalità positiva”

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Penultimo appuntamento per la MotoGP nel 2020. Si corre di nuovo a Valencia, pista che potrebbe incoronare Joan Mir campione del Mondo: "La classifica conferma l'ottimo lavoro svolto. Non me lo aspettavo, ma non è ancora fatta", ha detto lo spagnolo in conferenza stampa. A 37 punti, inseguono Rins e Quartararo.: "Serve una mentalità positiva per lottare per la vittoria, la Suzuki è la moto da battere", ha dichiarato il francese della Yamaha.

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Un titolo inaspettato e sempre più vicino. Ma Joan Mir, leader della classifica piloti della MotoGP a due gare dal termine, predica calma. In conferenza stampa alla vigilia del Gp di Valencia, lo spagnolo della Suzuki ha commentato la situazione a dieci giorni dal termine del campionato: "Non mi aspettavo questa situazione di classifica, così come non credevo che sarei stato così costante. È stato fatto un ottimo lavoro durante la stagione e questa è la conferma. Abbiamo un buon vantaggio a livello di punti, ma c'è ancora da lavorare".

A 37 punti da Mir ci sono due piloti: Fabio Quartararo e Alex Rins, connazionale e compagno di squadra del leader del Mondiale. "Ultimamente le cose per me non sono andate bene", ha dichiarato invece il francese della Yamaha, che nelle ultime tre gare ha ottenuto, come risultato migliore, l'ottavo posto di Aragon, "ma devo pensare a lottare per la vittoria. L'importante è godersi tutto, perché viene tutto più facile: è questa la mentalità positiva da seguire. Quando abbiamo un buon setup lottiamo per il podio, in altri casi no: serve maggiore costanza, dobbiamo trovare una via di mezzo per fare bene in ogni gara". Più fiducioso Alex Rins, consapevole dei grandi passi in avanti fatti dalla Suzuki: "L'unica cosa da fare per colmare il gap è arrivare primi. Joan è molto costante, innanzitutto devo migliorare il setup delle mie moto, ed è una cosa che non si fa in poco tempo. Stiamo raccogliendo adesso i frutti di due anni fa, non si sviluppa una moto in un anno".

Lo spagnolo è anche l'unico a commentare la sentenza di Iannone, squalificato per 4 anni dalla MotoGP: "Non conosco tutta la vicenda, posso solo dire ad Andrea di stringere i denti e tenere duro".

A quattro lunghezze da Quartararo e Rins, e quindi ancora teoricamente in corsa per il Mondiale, c'è Maverick Vinales, che però allontana le ipotesi di titolo: "Il campionato ormai è andato, sfrutteremo queste due gare per migliorare in vista del 2021. Ci portiamo dietro diversi problemi da anni, dobbiamo ritoccare alcune aree della moto”.

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