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MotoGP San Marino: pole da record per Martìn a Misano, Bagnaia in prima fila

Lo spagnolo polverizza il record di Bezzecchi, Bagnaia sorride e parte dalla prima fila

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È un Jorge Martìn da record a conquistare la pole position del GP di San Marino, dodicesima tappa stagionale della MotoGP. A Misano Adriatico lo spagnolo del team Ducati Pramac polverizza il giro super di Bezzecchi ottenuto in Libere 2 e in 1:30.390 conquista il primo posto in griglia di partenza davanti proprio all'italiano e a un super Francesco Bagnaia, che dopo il brutto incidente di Barcellona partirà terzo. Le due Aprilia di Vinales ed Espargaro partiranno dalla seconda fila, con la KTM di Pedrosa dividere le due RS-GP in griglia.

Una sessione di qualifica che sorride alle Ducati, con un tris in prima fila che fa sperare l'Italia dei motori nel weekend di Misano. E a prendersi la scena è Jorge Martìn, che non solo conquista la pole, ma riesce a farlo nel migliore dei modi, strappando dopo nemmeno 24 ore il record della pista a Marco Bezzecchi. Doppia "beffa" per il Bez, che vede polverizzare di 456 millesimi il record registrato in Libere 2, ma che si deve accontentare anche della seconda piazza in griglia di partenza dietro allo spagnolo, ma davanti a Bagnaia.

Altro titolo, infatti, è da dedicare all'iridato, con un posto in prima fila che soltanto sei giorni fa sembrava impossibile. Dolorante alla gamba destra infortunata a Barcellona dopo l'incidente accorso al Montmelò con Binder, Pecco stringe i denti e in 1:30.826 (ancor meno del tempo di Bezzecchi di ieri) conquista il terzo posto in griglia, con la Sprint e il GP di Misano che possono partire bene per lui.

Alle spalle del leader della generale si piazzano poi le due Aprilia di Vinales ed Espargaro che chiudono a sandwich la sorprendente KTM di Pedrosa. Terza fila per Binder e Marini, con Marc Marquez che farà compagnia ai due e che precederà Oliveira, Alex Marquez e Raul Fernandez che prenderanno il via dalla quarta fila.

Si fermano invece al Q1 le speranze di Fabio Quartararo che per soli 17 millesimi non riesce a passare il taglio (beffato dall'Aprilia ufficiale di Espargaro). Il francese condividerà quindi la quinta fila con i due collaudatori di Ducati e Honda Pirro e Bradl, con la Demosedici Pramac di Zarco che prenderà invece il via dalla sesta fila con la GasGas di Augusto Fernandez e, a sorpresa, la KTM di Jack Miller. Niente da fare per Franco Morbidelli, con la Yamaha in settima fila in compagnia di Nakagami e Di Giannantonio che precederanno al via, in Sprint come nel GP di San Marino, l'Honda ufficiale di Mir e la KTM GasGas di Pol Espargaro. Non pervenuto, invece, Takahashi che era chiamato a sostituire Rins in LCR. Il giapponese, che tra libere 1 e libere 3 ha girato poco, non ha raggiunto i giri necessari per partecipare alle qualifiche e dunque il suo weekend finisce in anticipo.

MARTIN: "NON ME L'ASPETTAVO" - Intervistato al parco chiuso, Jorge Martìn si è detto sorpreso del risultato ottenuto: "Sono molto contento e soddisfatto, mi mancava fare un giro veloce. Mi dà fiducia per questo weekend, non pensavo di essere così forte. L'analisi dei dati degli altri Ducati mi ha aiutato molto per migliorarmi. Sarà complicato perché Bez e Bagnaia vanno forte".

BEZZECCHI: "FACEVO FATICA" - "Oggi più di così facevo fatica a fare, ci voleva questo risultato nonostante sia stata dura, speriamo di riuscire a tenere botta tutti i giri ma ci proverò come sempre". Parola di Marco Bezzecchi, secondo nelle qualifiche del GP di San Marino: "I punti deboli di Bagnaia e Martin? Mi sembra che sono io il più scarso, non riesco sul passo a fare tanti giri, cercherò di studiare e poi proverò a dare battaglia. Gara tattica nella race? L'obiettivo è riuscire a mantenere un po' di forza per domani che è la gara più importante, ma siamo lì e sono sicuro che non mi tirerò indietro. Sono fatto così".

BAGNAIA: "IMPORTANTE ESSERCI" - Sorride Francesco Bagnaia: "Sono contento, non era scontato essere qui. È una situazione difficile, Jorge ha fatto un lavoro incredibile e controlleremo i dati. La cosa pù importante è esserci, essere in prima fila. Vedremo, sono dietro i miei principali avversari, ma penso di avere 13 giri. Pensavo di stare meglio, non riesco a piegare il ginocchio e sono scomodo nelle curve a destra. So il mio limite"

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