Moto3 Malesia: vince Furusato dopo lo spavento per Rueda e Dettwiler

Tayo Furusato ha vinto il GP di Malesia e conquistato il suo primo successo in carriera in Moto3. Il giapponese ha fatto il vuoto sul traguardo di Sepang, battendo gli spagnoli Angel Piqueras, che ha rafforzato il suo secondo posto in classifica iridata, e Adrian Fernandez.

La gara era partita con circa 1 ora e 45 minuti di ritardo ed era stata ridotta a soli 10 giri a causa dello spaventoso incidente durante il giro di formazione tra il fresco campione del mondo José Antonio Rueda e lo svizzero Noah Dettwiler: lo spagnolo ha centrato in pieno il collega, che procedeva lentamente forse a causa di un inconveniente tecnico. Fiato sospeso finché la MotoGP non ha comunicato che entrambi erano coscienti. I piloti sono comunque stati portati via dall'elicottero medico dopo essere stati stabilizzati, in direzione del più vicino ospedale di Kuala Lumpur. Il team Ajo ha successivamente comunicato che Rueda se l'è cavata con una frattura alla mano, mentre le condizioni di Dettwiler sono decisamente più serie: su padre ha fatto sapere agli svizzeri di Blick che il ragazzo è stabile e ricoverato in terapia intensiva. Avrebbe subito "diversi arresti cardiaci. Ora è in condizioni stabili, ma è presto per dichiararlo fuori pericolo". Poi la sua scuderia, la CIP Green Power, ha dato un aggiornamento sulle sue condizioni: "Questa mattina, durante il giro di ricognizione a Sepang, il nostro pilota Noah Dettwiler è stato coinvolto in un grave incidente - recita il post sui social - È stato trasportato all’ospedale di Kuala Lumpur e dovrà sottoporsi a diversi interventi chirurgici. È in buone mani, e vi chiediamo gentilmente di rispettare la sua privacy. Al momento non condivideremo ulteriori dettagli. Noah è un vero combattente, e tutto il team CIP Green Power è al suo fianco".

Primo degli italiani al traguardo Luca Lunetta (11°), a punti anche Nicola Carraro (14°). Fuori dalla top 15 invece uno sfortunato Guido Pini, scivolato mentre era in lotta per la seconda posizione e poi 16° al traguardo, così come Riccardo Rossi (18°), Matteo Bertelle (20°) e Stefano Nepa (22°).