Il tre volte iridato italiano si aggrappa al podio di Aragon e punta a fare un altro passo avanti tra due domeniche al Mugello
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Suona un po' strano ma... la Spagna fa bene a Francesco Bagnaia. Dopo due weekend da incubo in Francia e Inghilterra, Pecco ad Aragon è tornato a frequentare il podio un mese e mezzo dopo quello (anche allora un terzo posto) di Jerez de la Frontera. Non basta ancora, ovviamente. Le ambizioni iniziali erano altre e - anche se quelle per questa stagione sono "ben" aviate sul viale del tramonto - in palio da qui a Valencia c'è se vogliamo molto di più da salvare. Ferma restando la superiorità Ducati, allo stato attuale delle cose (e anche a medio termine), qualsiasi alternativa via da Borgo Panigale è impraticabile, vista da punto di vista della sfida per il titolo. Tocca combattere e soprattutto battere Marc Marquez dall'interno, iniziando da subito. Il teatro d'operazioni del Mugello (il Gran Premio d'Italia è in programma tra poco meno di due settimane) è quello "giusto" per dare un segnale di ripresa ben più potente di quello di Aragon. Il rischio però è quello che la tappa italiana del Mondiale segni un nuovo episodio dell'attuale dominio di Marc Marquez e della buonissima stagione di suo fratello Alex.
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Davanti a Bagnaia però c'è una delle sfide più gradi della sua carriera: qualcosa che va oltre la vittoria in un singolo Gran Premio, persino oltre la conquista del titolo ed ha a che fare con la fiducia (in sè stesso prima ancora che nella moto) e la qualità del rapporto con il team Lenovo. La complicazione sta nella necessità di un riscatto immediato sulla pista senza perdere di vista il quadro generale. Una doppia missione che Bagnaia ha classe e talento per portare a compimento, mentre il suo compagno di squadra "cannibalizza" il Mondiale 2025, lanciato verso il titolo che gli permetterà di far pari con Valentino Rossi. Difficile impedire alla Storia (del motociclismo in questo caso) di fare il proprio corso.