L’italiano curioso del ritorno in Ungheria: "Sembra una pista divertente, ho chiesto informazioni a Bagnaia e Morbidelli"
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Per la prima volta nella sua storia la MotoGp fa tappa al Balaton Park, circuito che nel weekend ospiterà il Gran Premio d’Ungheria, terra in cui il Motomondiale non scende in pista da 33 anni. Correre su un tracciato nuovo sarà una sfida per tutti i piloti, con Marco Bezzecchi che punta a essere ancora protagonista con l’Aprilia, dopo l’ottima prestazione in Austria: "Sto provando a dare il massimo e ora sta andando bene, ma non dobbiamo fermarci".
Bezzecchi ha poi aggiunto: "È sempre interessante scoprire nuovi luoghi e nuove piste. Ho visto alcuni video e parlato con Bagnaia e Morbidelli, che hanno già testato questo circuito. Sembra piccolo, ma divertente. Come ci si prepara per affrontare un nuovo tracciato? Non c’è una preparazione specifica. Ho cercato solo di guardare più video possibili riguardanti le gare già svolte su questa pista. I nostri tester sono poi venuti a provare il circuito e quindi abbiamo dei dati da poter analizzare. Se sento di essere tornato al massimo della mia forma? Ogni anno per un pilota è unico. Io sto cercando di essere il Marco del 2025. Sono molto contento di come stiamo andando, ma dobbiamo continuare a lavorare. Dall’Igna ha fatto capire che l’Aprilia si sta avvicinando alla Ducati? È difficile fare paragoni con moto che non si guidano, ma è vero che siamo migliorati in diverse aree di guida, soprattutto sulla stabilità e questo è stato il passo più importante per noi. Bulega aveva detto che questa pista è pericolosa dopo averci corso con la Superbike? Il motorsport vive sul filo tra il “fantastico” e il “pericoloso”. Non so se questa pista sia pericolosa perché non l’ho ancora provata. Dopo averci girato, ne sapremo sicuramente di più".
In conferenza stampa ha parlato anche Fermin Aldeguer, pilota del Team Ducati Gresini reduce dal sorprendente secondo posto conquistato in gara al Red Bull Ring: "Io ho già avuto la fortuna di provare questo circuito sulla Ducati Panigale e le sensazioni sono state strane, perché era una pista che non avevamo mai visto prima. Dopo qualche giro, ci si adatta però velocemente. Noi piloti MotoGp dobbiamo saperci adattare rapidamente, fa parte del nostro lavoro. Se penso di poter vincere una gara quest’anno? Spero di sì. In Austria sono arrivato vicino alla vittoria, ma questo al momento non è il mio primo obiettivo. Ciò che importa è continuare a crescere. Questa pista in Ungheria di sicuro fornirà un’opportunità a noi rookie, visto che tutti partiamo dallo stesso livello, essendo una pista nuova".
In crescita in casa Honda HRC è invece Joan Mir: "Una nuova pista in calendario è sempre un’opportunità per tutti, per provare a vincere. Penso che noi qui potremo fare un buon lavoro come team. Ho fatto un paio di giri con la bici e mi è sembrata una pista molto stretta. È sicuramente qualcosa di diverso. Ci sono tanti punti di frenata e possibilità di sorpasso, mi aspetto un bel weekend. Come sta crescendo la Honda? Siamo in fase di miglioramento e in Austria abbiamo mostrato il nostro potenziale, anche se, secondo me, avremmo potuto farlo anche prima. Però, per vari motivi, non ci siamo riusciti. Ora dobbiamo cercare di mostrare la costanza che ci è mancata fin qui. Da inizio stagione stiamo lavorando sui dettagli e stiamo facendo dei piccoli passi avanti. Il prossimo passo importante potrebbe arrivare magari dopo i test di Barcellona".