GP VALENCIA

GP Valencia, Rossi: "In Yamaha sembrano non ascoltarmi". Dovi: "Non so cosa aspettarmi"

Il Dottore punta il dito contro la scuderia giapponese colpevole, a suo dire, di non ascoltare le indicazioni fornite

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E' un Valentino Rossi tutt'altro che soddisfatto quello che si appresta domenica a partire dalla sedicesima casella in griglia. Una sesta fila che fa male al "Dottore" che vorrebbe scrollarsi di dosso la maledizione dei "zero" consecutivi, ma con una moto che non risponde ai suoi stimoli: "Serve un lavoro fatto seriamente per tentare di migliorare questa moto, non è la prima volta che un pilota con la moto vecchia è più veloce di quelli con la M1 ufficiale".

Getty Images

"Non dico che quella nostra sia peggiore rispetto a quella del 2019, ma sono molo simili e non siamo riusciti a fare il passo avanti che volevamo. Non so se i tecnici Yamaha mi stiano a sentire, fatto sta che non siamo riusciti a migliorare la moto" il commento di Rossi che non si è tirato indietro nel far polemica con la scuderia giapponese.

Nonostante i demeriti della sua M1, il pesarese ha comunque tenuto a fare i complimenti a Morbidelli, prossimo compagno in Petronas, per l'ottimo risultato ottenuto in qualifica: "Morbidelli guida molto bene ed è i grande forma, ha la moto sotto controllo e riesce ad andare in curva con gran velocità".

DOVIZIOSO: "NON SO COSA ASPETTARMI"

Al fianco di Rossi, dalla diciassettesima posizione, partirà Andrea Dovizioso. Il forlivese, che ha ormai archiviato le speranze di vincere il Mondiale, ha più di un interrogativo per la gara di domani: "Nella Q1 la prima uscita è stata un po' all'arrembaggio, dovevi trovarti nella posizione giusta e ho cercato di essere il più avanti possibile perché stava cominciando a piovere. Non ho aspettative per domani, siamo in tanti a partire là in mezzo".

"Quest'anno mi sarebbe piaciuto essere più competitivo, non è stato così e ci divertiamo un po' meno. Non essere competitivi è brutto, si complica tutto. Qui i primi giri fanno la differenza, dipende tutto dalla partenza e dai primi giri perché tutti abbiamo un passo simile e di conseguenza la posizione che hai alla fine del terzo giro è il 70% della gara" il commento di Dovi.

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