MOTOGP

 Emergenti contro campioni, satelliti contro ufficiali: la MotoGP 2020 è tutta una rivoluzione!

La MotoGP torna in pista a Misano per l'appuntamento che segna la conclusione della prima metà di un campionato ancora in cerca della propria identità.

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La sfida al vertice della MotoGP tra Andrea Dovizioso e Fabio Quartararo non è semplicemente una lotta generazionale. Si declina infatti anche come confronto tra i piloti delle squadre ufficiali Ducati e Yamaha (senza dimenticare il caso particolare Honda)  e quelli dei rispettivi team satellite. Con i secondi che mettono regolarmente in difficoltà i primi ed in alcuni casi riescono a prevalere. 

Cinque piloti ufficiali e cinque in forza ai team "clienti" popolano la top ten della classifica piloti della MotoGP. Clienti... a dir poco scomodi. A spostare gli equilibri è la leggera prevalenza dei "satelliti" per quanto riguarda le vittorie nei sei GP fin qui disputati (sei a quattro), mentre a ristabilire gerarchie consolidate negli anni è invece la leadership di Andrea Dovizioso nella generale. Ma insomma, la strada è chiaramente tracciata, la traiettoria in un certo senso obbligata. La militanza del forlivese in sella alla Rossa è prossima alla conclusione (potenzialmente "iridata") ed al suo posto dovrebbe essere chiamato nel 2021 Francesco Bagnaia, rientrato dall'infortunio rimediato in Repubblica Ceca con un convincente secondo posto in gara-uno di Misano. E nel team factory "Pecco" ritroverebbe il suo attuale compagno di squadra Jack Miller, per un completo ed in un certo senso clamoroso "travaso" da Pramac Racing a Ducati Team.

Quasi altrettanto esemplificativo del cambiamento in corso (certo, accentuato - forse addirittura "viziato" - dall'assenza forzata di Marc Marquez) è il caso Yamaha: nei tre casi nei quali ha tagliato per prima la linea del traguardo, la M1 era quella verde acqua del team Petronas SRT (Fabio Quartararo nell'uno-due di Jerez che ha aperto il Mondiale, Franco Morbidelli nel recente GP di San Marino), mentre Valentino Rossi e Maverick Vinales sono un po'... stati a guardare, con il Dottore al solito più efficace in gara rispetto alle qualifiche ed il suo compagno di squadra invece più brillante al sabato, molto meno nel GP. Tanto che il primo inseguitore di Dovizioso nella generale è il "Diablo" e Morbidelli insegue ad una sola lunghezza (57 punti a 58)  la coppia Vinales-Rossi...

Completamente diverso (ma va citato perchè è la premessa di tutto l'attuale status quo) il caso Honda. Senza SuperMarc, il team ufficiale HRC (Alex Marquez e Stefan Bradl) è precipitato nei bassifondi della classifica piloti. Il migliore degli hondisti è il regolarissimo (solo lui e Dovizioso sono andati sempre a punti) Takaaki Nakagami, in sella alla RC213V del team LCR di Lucio Cecchinello. Nel quale sarà dirottato l'anno prossimo a farsi le ossa Alex Marquez, sostituito da Pol Espargarò. Farà sicuramente bene al giovane Marquez, la cura Cecchinello!

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