MOTOGP

Bagnaia, messaggio alla Ducati: "Non mi sento secondo a Miller"

"Non sappiamo cosa accadrà in questa stagione, ma siamo trattati allo stesso modo nel box"

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La prima gara della MotoGP in Qatar ha detto che Francesco Bagnaia non ha nessuna intenzione di fare da secondo a Jack Miller in Ducati. Mentre il torinese ha lottato per la vittoria e poi è salito sul podio, l'australiano non è riuscito a fare meglio del nono posto, per la delusione del box di Borgo Panigale. E adesso sarà sfida interna per chi dovrà essere il numero uno nel team ufficiale della Rossa a due ruote. "Sono davvero contento, abbiamo un grandissimo potenziale, la moto funziona davvero bene. Tutti si aspettavano un Miller predominante in Ducati? Io, in questo team, come è accaduto in Pramac, non mi sono mai sentito un secondo pilota. Non sappiamo cosa accadrà in questa stagione, ma in generale non ci sarà mai l'occasione in cui io mi possa sentire secondo rispetto a Jack: siamo trattati allo stesso modo nel box", ha detto "Pecco".

Vedi anche Rossi e Morbidelli, la prima gara insieme è un incubo Motogp Rossi e Morbidelli, la prima gara insieme è un incubo "Sono contento di aver ottenuto la prima pole e del terzo posto in gara: ho cercato di condurre il GP nel miglior modo possibile. Ho provato a vincere, ma mi sono ritrovato con meno gomma a fine gara, a causa probabilmente del vento. Però, devo dire che il bilancio è positivo, sono felice perché abbiamo un grandissimo potenziale, la moto funziona davvero bene. Tuttavia, sarà fondamentale riconfermarsi, perché dato il potenziale che abbiamo, possiamo essere veloci anche questo weekend. Le cose cambiano continuamente da un GP all'altro, bisogna vedere come andrà", ha aggiunto a Sky.

Su Mir e la Suzuki, subito protagonisti a Losail: "La Suzuki è una moto che non consuma la gomma, Mir ha sfruttato questo vantaggio al 100%. Allo stesso modo, io ho sfruttato il motore della Ducati. La nostra moto soffre con il vento, quindi l'unica cosa da fare era sfruttare al meglio il motore. Sono contento di esserci riuscito sul rettilineo, nel sorpasso decisivo su Mir sul traguardo".

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