Il centrocampista del Bayer Leverkusen, dopo essere stato molto vicino ai rossoneri ed accostato ai nerazzurri, tornerà in Inghilterra
Niente Milan nè Inter: a beffare la milanesi è lo stesso Granit Xhaka, centrocampista svizzero del Bayer Leverkusen accostato a più riprese alle due squadre meneghine ma destinato invece alla Premier League. Vicinissimo ai rossoneri a inizio mercato, avvicinato dai nerazzurri, alla fine Xhaka ha scelto il ritorno in Inghilterra. L'annuncio è stato dato dal procuratore del 32enne di Basilea, colonna delle Aspirine nelle ultime due stagioni ma in cerca di nuovi stimoli.
"Abbiamo raggiunto un accordo di massima con il Sunderland. Granit vuole tornare in Premier League. Il Sunderland lo entusiasma: vuole accettare questa sfida. Speriamo che il Bayer rispetti il suo desiderio di andarsene e i club trovino presto un accordo", le inequivocabili dichiarazioni di Josè Noguera, agente del giocatore.
Al procuratore dello svizzero ha risposto in maniera chiara e dura l'allenatore del Leverkusen, Erik Ten Hag: "Il suo agente può dire quello che vuole, ma questo club ha già lasciato andare tre giocatori importanti (Florian Wirtz, Jeremie Frimpong e Jonathan Tah) e non ne lasceremo andare altri. Granit è un leader, ha ancora tre anni di contratto qui", ha detto l'ex United ai giornalisti durante la tournée pre-stagionale del Leverkusen in Brasile. "È chiaro: Granit è un giocatore chiave per noi, ha firmato qui per cinque anni e ne ha ancora tre di contratto. È troppo importante per noi per lasciarlo andare."
Il contratto di Xhaka con il Leverkusen scade nel 2028 e anche il direttore sportivo del club, Simon Rolfes, ha ribadito le parole dell'olandese: "Ho ripetuto più volte che Granit è un leader importante", ha detto Rolfes. "Io e l'allenatore siamo d'accordo. Stiamo dialogando con tutti i nostri giocatori. Alla fine, è sempre una situazione a tre. Granit ha ancora un contratto triennale e, in linea di principio, un cambiamento può avvenire solo se tutte e tre le parti sono d'accordo".