Panchine bollenti: sono pochi gli allenatori sicuri di restare al loro posto in Serie A

"Alla fine, non può essere responsabile solo Cairo, anche Vanoli ha le sue responsabilità su un bilancio di fine stagione che è deludente. Il mister ha messo insieme la squadra, la fa giocare, ha le sue responsabilità. Ci vedremo in settimana con il mister e faremo tutte le valutazioni. Troppe parole servono a poco, il troppo invocare la storia serve a poco. Quello che conta è il lavoro sul campo e contano i risultati, altrimenti si allenano i tifosi e non i giocatori". Se non è una dichiarazione di addio all'allenatore, quella del presidente del Torino Urbano Cairo, poco ci manca, nonostante l'agente di Vanoli abbia recentemente dichiarato che la risoluzione del suo assistito non sia un'ipotesi concreta. 

Il Torino si aggiunge, quindi, alla lista delle società pronte a cambiare la propria panchina. Difficile anche che Baroni possa rimanere alla Lazio. Buona parte della stagione fatta alla grande, nonostante una rosa non propriamente di alto livello, poi l'addio all'Europa League per mano dei norvegesi del Bodo e il mancato accesso alle coppe, dopo tutta una stagione passata in zona Champions, sta facendo riflettere seriamente Lotito che ha in mente di ripartire da un allenatore giovane. Il prescelto potrebbe essere Alberto Gilardino.

A questo punto le squadre sicure di tenersi l'attuale guida tecnica sono: Cagliari, Fiorentina, Parma, Udinese e Verona, con Atalanta e Bologna che probabilmente si terranno Gasp e Italiano nonostante le varie sirene, Como e Genoa che proseguirebbero volentieri con Fabregas e Viera, che però sono corteggiati insistentemente anche ad alto livello, e l'Inter che non avrebbe nessun dubbio se non fosse che non sa quanto Inzaghi sia davvero allettato dalla super offerta araba.