LAVORO FITTO

Milan, una settimana a velocità massima: Donnarumma, Maignan, Tomori

A pochi giorni dalla conquista della Champions, Maldini e Massara molto attivi sul mercato. Resta il nodo rinnovi

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A voler essere pignoli non sono sette giorni precisi e bisogna aggiungere qualche ora in più, il concetto comunque non cambia: è passata poco più di una settimana dalla conquista della Champions League e il Milan ha già messo il turbo sul mercato. La coppia Maldini-Massara in pochi giorni ha di fatto liquidato Donnarumma, comprato il suo sostituto, definito il riscatto di Tomori e ora si getta a capofitto sul duo De Paul-Giroud

Getty Images

Atalanta-Milan era domenica 23 maggio, oggi si respira già tutta un'altra aria. Dai dubbi sull'entrare nelle prime quattro al secondo posto, che ha dato maggiori margini di manovra nella campagna acquisti anche se il lavoro della dirigenza rossonera era stato già impostato a prescindere dalla coppa che si sarebbe dovuta giocare nella prossima stagione. Ormai assorbita la rottura definitiva con Donnarumma, martedì è sbarcato Maignan che è diventato ufficiale giovedì. È di ieri invece l'accordo con il Chelsea per il riscatto di Tomori, in pochi giorni investimenti per 43 milioni di euro.

Ma non è finita qui visto che sono caldissime le piste che portano a Giroud e De Paul. Il francese è pronto a dire sì a un biennale da 4 milioni di euro e diventerebbe l'alternativa a Ibrahimovic, cosa che non era riuscita a Mandzukic. Più complessa la situazione dell'argentino, valutato 40 milioni dall'Udinese: per abbassare l'esborso possibile inserimento nell'affare i cartellini di Hauge, Gabbia e Maldini.

Il lavoro di Maldini e Massara, però, non finisce qui, visto che resta il nodo rinnovi, che siano contratti o prestiti. Detto di Calhanoglu che sembra destinato ad andare via a parametro zero come Donnarumma, c'è da sistemare le situazioni di Kessie, Calabria e Romagnoli, in scadenza 2022, per non ritrovarsi casi simili la prossima stagione. Sul fronte Tonali incontro con il presidente del Brescia Cellino per rivedere leggermente al ribasso le cifre del riscatto (15 milioni di euro oltre ai 10 già versati la scorsa estate) e c'è un'apertura in questo senso. Infine per Diaz e Dalot servirà confrontarsi con Real Madrid e Manchester United per abbassare le richieste di riscatto o lavorare ad un nuovo prestito. 

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