Roma-Juve, scambi storici

Pellegrini-Spinazzola riporta alla mente gli affari Pjanic, Capello, Emerson...

di
  • A
  • A
  • A

Lo scambio tra Spinazzola e Luca Pellegrini, stavolta, non agiterà il sonno del tifoso romanista medio, la cui fase rem è sensibile al trasferimento di un giocatore o di un allenatore giallorosso in direzione Juve (retaggio di un passato spesso doloroso). E poi Spinazzola è una garanzia e il ventenne esterno mancino della scuderia Raiola... si vedrà. Sorridono di sicuro i rispettivi revisori dei conti, che infilano nella zona Cesarini della scadenza contabile del trenta giugno due plusvalenze da manuale essendo Spinazzola e Pellegrini cresciuti in casa e quindi a costo zero.

Nessuno è fuggito di notte, dunque, quelle tenebre che avrebbero favorito, favolosa leggenda metropolitana, il viaggio da Roma a Torino di Fabio Capello nel 2004. In compagnia di Zebina e soprattutto di Emerson, che per lasciare la Roma in quella stessa estate si inventò una crisi depressiva curabile solo cambiando città.

A Miralem Pjanic non è servito nessun certificato medico, è bastato che la Juventus rompesse la clausola rescissoria per puntare il navigatore verso lo Stadium e tutte le volte che torna all'Olimpico, da avversario, sa che a ogni tocco di palla ci sarà sempre qualcuno che si ricorderà di fischiarlo. È la vita che attende il traditore, l'uomo che cede al fascino del potere rinunciando al ponentino, al mare a venti chilometri, al calore del popolo giallorosso e ad altre amenità che a un professionista interessano zero o quasi.

Ma c'è anche chi ha intrapreso il percorso inverso, come il bello di notte Zibi Boniek. Un triennio alla Juve e un altro alla Roma, sfiorando al primo anno in giallorosso il delitto perfetto: lo scudetto svanito in casa contro il Lecce.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments