FUTURO INCERTO

Juventus, Ronaldo-Allegri: una panchina per due separati in casa

Scelta tecnica imposta o condivisa, una esclusione che alimenta i dubbi sul futuro del portoghese

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Con un settimana ancora di mercato davanti, l'esclusione di Cristiano Ronaldo dall'undici titolare della Juve nell'esordio in campionato contro l'Udinese lascia spazio inevitabilmente a tutti gli interrogativi (anzi li ingigantisce) che hanno accompagnato l'estate dell'attaccante portoghese (che, ricordiamolo, sempre in panchina a Bologna aveva chiuso la scorsa stagione). Dubbi che le parole del vicepresidente bianconero Pavel Nedved nel pre-partita del Friuli non riescono e possono fino in fondo chiarire. Dopo le parole di ieri in conferenza stampa di Max Allegri ("Ronaldo ha saltato la partita di giovedì per un riposo programmato, ma ora è a disposizione. Il suo futuro? A me ha detto che resta") tutto lasciava infatti presagire la sua presenza dal primo minuto a Udine, perché se Ronaldo sta bene allora gioca. Così invece non è, e allora? Allora va capito veramente se si tratti di una scelta unilaterale dell'allenatore (destinata a lasciare strascichi), se sia stata invece condivisa e concordata (ma è lecito chiedersi come mai CR7 non sia o non si senta pronto per giocare) o se invece la decisione possa poggiare anche su ragioni di mercato al di là delle smentite di circostanza. Tesi quest'ultima avvalorata dal fatto che pare sia stato proprio Ronaldo a chiedere di non essere schierato titolare.

In attesa comunque di ascoltare direttamente da Allegri il perché della decisione relativa al portoghese, non si possono tuttavia ignorare le altre parole pronunciate sempre ieri in conferenza stampa dal tecnico bianconero quando a chiara domanda sui "problemi" di gestione di Ronaldo ha risposto anteponendo l'interesse del collettivo a quello del singolo. Non parole di circostanza ma una chiara ed esplicita filosofia di pensiero di un allenatore che evidentemente non intende fare sconti a nessuno, neanche a CR7 (con il quale si vocifera non abbia oltretutto un grande feeling). Con una settimana ancora di mercato a questo punto nulla si può escludere, sia che si tratti di una scelta imposta o condivisa sia che la panchina possa essere invece uno strappo deciso proprio dal portoghese desideroso di cambiare squadra.

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