Incontro tra i dirigenti giallorossi e l'entourage dell'argentino: cresce l'ottimismo
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Il tempo, e Sanchez soprattutto, giocano a sfavore dell'Inter. Il Napoli ci ha provato ma la scintilla non è scoccata (o più che altro l'offerta non è granché piaciuta). La Roma invece... Sì, la Roma (o meglio ancora Mourinho) sta facendo breccia nella mente, nel cuore e nel portafoglio di Dybala. E, d'altra parte, è ora che la situazione si sblocchi, perché non è normale che al 17 luglio un giocatore come l'argentino sia ancora costretto ad allenarsi nella palestra di casa, come fosse un reietto qualsiasi del calcio che conta. In settimana avevamo indicato il 20 luglio come dead-line, la data resta ancora cerchiata in rosso ma la svolta potrebbe arrivare addirittura prima: oltre, in ogni caso, è controproducente andare, in primis per lo stesso Dybala, a seguire per le sue pretendenti, con la sola eccezione per l'Inter che ha bisogno di tempo, forse troppo tempo a questo punto.
Anche ieri sera i tifosi nerazzurri presenti allo stadio di Ferrara per il test match contro il Monaco hanno chiesto a Marotta di "portare Dybala" ma il problema è che ora come ora il dirigente nerazzurro è innanzitutto impegnato nella trattativa con il Torino per Bremer e a seguire con le bizze di Sanchez. Ma anche l'uscita del cileno non sarebbe sufficiente, per quanto Marotta stesso potrebbe a quel punto anticipare l'operazione e rimandare al poi la cessione di un altro attaccante, Dzeko per capirci. Ma la preferenza accordata dalla Joya all'Inter si scontra con il passare dei giorni, l'insistenza di Mourinho sta facendo effetto, la missione di Tiago Pinto a Torino per incontrare l'entourage dell'argentino potrebbe risultare così decisiva. Mou, che avrebbe voluto con sè in ritiro la Joya già ieri, al massimo oggi, ha convinto la società ad alzare a quota 6 milioni annui l'offerta da recapitare ad Antun e ora aspetta fiducioso. E non è detto che il 20 luglio Dybala non sia già vestito di giallorosso.