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Tottenham, ecco Mourinho: "Sono pronto, non voglio rinforzi"

Lo Special One riparte da Londra: "Sono contentissimo della mia scelta, sono in un grande club"

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"Rilassato, motivato e pronto". José Mourinho ha iniziato la propria avventura alla guida del Tottenham con queste parole, prendendo il posto dell'esonerato Mauricio Pochettino: "Sono in un grande club, sono convinto che la mia scelta sia stata fantastica, da dieci. Non ho bisogno di nuovi giocatori, devo solo conoscere meglio quelli che ho". Un pensiero all'ex tecnico: "Devo congratularmi con Pochettino per il lavoro che ha svolto".

Una nuova avventura londinese, sponda Spurs, quella che in passato - per rispetto di Chelsea e United - aveva negato di prendere in considerazione. José Mourinho torna in Premier League, dopo 11 mesi senza panchina, forte del suo contratto da 15,5 milioni di sterline all'anno e lo fa per rialzare il Tottenham 14° in classifica dopo la finale di Champions della scorsa stagione: "Sono quello di sempre nel bene e nel male, non si può perdere il DNA. So di aver commesso degli errori nella mia carriera e non li rifarò, ma ne farò di nuovi che mi faranno diventare più forte".

Mourinho prende il posto dell'esonerato Pochettino: "I risultati a volte condizionano le scelte della società, io sono convinto della mia scelta perché sono in una grande club e con un enorme potenziale per fare un ottimo lavoro". Senza aiuti dall'esterno, almeno dal mercato: "Credo che il miglior regalo che la società potrebbe farmi sono i giocatori che ho qui, non me ne servono di nuovi. Devo solo conoscere meglio quelli a disposizione, che conosco, ma fino a quando non li incontri di persona non è la stessa cosa. Ho detto ai giocatori che sono qui per loro, ho anche provato a prendere qualcuno di loro quando ero in altri club, ma non ce l'ho fatta".

Sul suo passato al Chelsea, in cui veniva chiamato appunto Mr Chelsea avendolo allenato due volte, Mourinho ha sfoderato un dribbling alla sua maniera dichiarando di sentirsi ora Mr Spurs: "Penso di essere anche Mr Porto e Mr Real Madrid, ma anche Mr Inter e Mr Manchester United. Sono di qualunque club io faccia parte. Indosso e dormo col pigiama della società, sono un uomo del club in cui mi trovo". Qualcosa è cambiato da quelle dichiarazioni del 2015 in cui si negò un futuro al Tottenham: "Cosa è cambiato? Quelle parole le ho dette prima che mi licenziassero..." ha risposto con una battuta.

Infine un pensiero sul fatto che la finale di Champions persa possa aver influito sull'inizio stagione negativo dei giocatori del Tottenham: "Non lo so, non ho mai perso una finale di Champions".

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