Parole di addio del tecnico dei Blancos alla vigilia del Clasico che può decidere la Liga: "Il Madrid, come il Milan, mi resterà nel cuore”
© afp
Dopo l’esaltante finale di Copa del Rey vinta dal Barcellona 3-2 ai supplementari, in Spagna è di nuovo tempo di Clasico e questa volta in palio c'è la Liga dato che i blaugrana hanno 4 punti di vantaggio sul Real Madrid a tre giornate dalla fine. Nonostante la posta in palio però, l'attenzione è concentrata soprattutto su Carlo Ancelotti, che dopo anni di trionfi e trofei si appresta a vivere il suo ultimo Clasico dalla panchina dei Blancos: "L’affetto per questa squadra durerà fino all’ultimo giorno della mia vita. All’inizio c’è la passione ma poi l’affetto prende il sopravvento, il Madrid, come il Milan, mi resterà nel cuore - ha detto il tecnico italiano nella conferenza stampa della vigilia prima di dare il benvenuto al suo successore - Xabi Alonso ha fatto un ottimo lavoro con la sua squadra. Per lui tutte le porte sono aperte”.
Poi sulla partita: "Non è complicato preparare questo tipo di partite, non dobbiamo motivarle. Quello che sta succedendo intorno a noi in questa settimana non ci ha influenzato, zero problemi". Il riferimento è all'eliminazione del Barça per mano dell'Inter: "È stato fantastico, ma non è un sollievo. Nessuno avrebbe potuto dire nulla se il Barcellona avesse vinto. È stata molto competitiva, molto combattuta. Mi congratulo con l'Inter, ma il Barcellona era molto vicino. Mi congratulo anche con il Psg".
E ancora: "La squadra è entusiasta, la posta in gioco è alta. C'è fiducia che possiamo farcela. L'ultima partita contro di loro è stata meno complicata delle precedenti, questo ci dà fiducia. In questo tipo di partite bisogna giocare bene in difesa, perché il Barcellona ti mette nella metà campo avversaria, lo fa con tutti. Dobbiamo approfittare delle loro debolezze, nessuna squadra è perfetta. Bisogna gestire i piccoli dettagli".