L'ATTACCO

Chelsea, Thiago Silva attacca il Psg: "Meritavo molto più rispetto di così"

Il difensore brasiliano a FourFourTwo: "Non mi hanno mai offerto niente. Nemmeno un 'Thiago, accetti 1 euro per stare con noi?'"

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Dopo l'addio la scorsa estate a scadenza di contratto, Thiago Silva si toglie qualche sassolino dalla scarpa e lancia un dura attacco al suo vecchio club, il Psg, dove ha giocato 8 anni. "Non mi hanno mai offerto niente. Nemmeno un 'Thiago, accetti 1 euro per stare con noi?' Assolutamente niente, il che è stato molto inquietante - ha detto il difensore del Chelsea - Meritavo molto più rispetto di così. La stessa cosa è successa a Cavani".

Getty Images

Nell'intervista a FourFourTwo, il 36enne brasiliano assicura comunque che il risentimento verso la società non cancella quanto vissuto sotto la Tour Eiffel. "Sono totalmente grato per le cose che ho vissuto lì. Tralasciando la parte finale, ero felice e mi hanno sempre trattato bene".

Thiago Silva contesta il modus operandi della dirigenza parigina. "C'è qualcosa di peggio di questo. Anche nel bel mezzo di una pandemia avevano tre mesi per pianificare un addio, ma non è stato fatto nulla. Amico, non ho giocato lì solo per una stagione o pochi mesi, ho vissuto 8 anni da capitano e sono stati sollevati diversi trofei".

Lunga la lista delle pretendenti (tra cui anche il Milan), ma alla fine la scelta è caduta sul Chelsea, nonostante un tentativo in extremis di Leonardo. “La mattina dopo la finale contro il Bayern Monaco ho incontrato il presidente Nasser Al-Khelaifi nell'ascensore dell'hotel e mi ha detto che Leonardo voleva parlarmi di nuovo una volta tornati a Parigi. Immagina cosa stava per succedere, anche se la mia mente era già lontana Psg. Il lunedì dopo la finale il mio agente mi ha chiamato per dirmi che c'era un'offerta del Chelsea sul tavolo e che avevo solo due giorni per decidere. Accettai il giorno dopo, prima del mio incontro con Leonardo . Successivamente mi ha chiesto se avessi firmato per un altro club, ma non era la domanda più intelligente. Gli ho detto di no, ma che avevo dato la mia parola al Chelsea e che valeva più di qualsiasi cifra"

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