E-PRIX BERLINO GARA-UNO

Gara-uno a Di Grassi, Mortara 2° riapre il Mondiale, flop Techeetah e Mercedes: decisiva la sfida di Ferragosto

Il pilota brasiliano si aggiudica gara-uno dell'E-Prix di Berlino e torna in lizza per il titolo nell'ultimo round in programma a Ferragosto sul cemento di Tempelhof.

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Alla vigilia del disimpegno Audi dalla Formula E, Luca Di Grassi regala alla Casa degli Anelli un inatteso successo nel penultimo round del Mondiale di Formula E a Berlino. Nel finale di gara il brasiliano ha resistito con freddezza agli attacchi dell'italoelvetico Edoardo Mortara (Venturi). Il neozelandese Mitch Evans chiude al terzo posto con la Jaguar (subito ko invece il suo compagno di squadra Sam Bird). Calano alla distanza le DS Techeetah di Jean-Eric Vergne e di Antonio Félix Da Costa (sesto e settimo) che erano partite dalla prima fila. Gara da incubo per Nyck De Vries (Mercedes) che salva per tre soli punti la leadership della generale su Mortara.

Una gara a due volti rimescola... una volta ancora le carte in vista della "Battaglia di Ferragosto" che assegnerà il primo titolo iridato FIA di Formula E. Scattate dalla prima fila, le DS Techeetah di Vergne (autore della Superpole) e Da Costa (campione uscente) hanno menato le danze fino a metà gara, perdendo poi la leadership (perdita di trazione per il popolare "JEV") e lasciando il centro della scena ai piloti di Audi e Venturi. Rintuzzata la straordinaria rimonta di René Rast (dalla 12esima alla seconda posizione con l'altra Audi, massimizzando il ricorso all'Attack Mode ma esaurendolo troppo presto rispetto alla distanza da percorrere) sono stati proprio Di Grassi ed il... nostro Edo Mortara a salire in cattedra, guadagnando un margine sufficiente sugli inseguitori da potersi concentrare sulla loro sfida diretta. Curiosamente, sia il brasiliano che lo svizzero in possesso anche della nazionalità italiana! Ha prevalso alla fine l'esperienza di Lucas (un passato breve e trascurabile in F.1 con Virgin nel 2010) che - alla sua penultima uscita con Audi, Casa con la quale ha conquistato il titolo della Season 3 (2016-2017), l'ultima prima dello strapotere Techeetah - si è tolto lo sfizio di mettere a segno la sua dodicesima affermazione: almeno una per ciascuna stagione  della storia della Formula E, con la sola eccezione di Season 6 (2019-2020).

 

La "storia" della gara, il suo sviluppo lineare, è vissuta sugli "strappi" di volta in volta messi sull'asfalto (anzi sul cemento) di Tempelhof dal ricorso ai 35Kw addizionali dell'Attack Mode che hanno certamente "pagato" parecchio in termini di performance, sì ma a patto di sfruttarli come si deve a livello di "timing" lungo i 45 minuti (più un giro) di gara: Di Grassi e Mortara su tutti, appunto! Quest'ultimo diluisce il disappunto per la vitoria solo sfiorata con una strepitosa rimonta che lo proietta dalla nona alla seconda piazza della generale, a tre soli punti (95  a 92) dal leader che - nonostante una prova iniziata dal fondo del gruppo e compromessa da una passaggio ai box - rimane abbastanza incredibilmente l'olandese Nyck De Vries. Il pilota Mercedes (a proposito, ininfluente la prova del suo compagno di colori, il deludente Stoffel Vandoorne, 12esimo) non muove la propria classifica ma conserva il piccolo e prezioso vantaggio si cui sopra su quello della Venturi. Ne aveva esattamente il doppio alla vigilia sul connazionale Robin Frijns,  che non va oltre la 15esima posizione al traguardo, nella scia del compagno di squadra in Envision Virgin Nick Cassidy e quindi entrambi a secco di punti. Come pur il già citato Bird, il cui stop davanti ai box (Jaguar ammutolita) ha provocato l'ingresso in pista della Safety Car. La Jagua stessa guida peraltro il Mondiale Costruttori con 171 punti davanti a DS Techeetah (166, campione da tre stagioni a questa parte) ed a Virgin a quota 165.

La classifica generale resta cortissima, per una sfida finale altrettanto serrata e dall'esito quantomai incerto: un vero e proprio finale thrilling, insomma! alle spalle di De Vries (95 punti) e di Mortara (92), ci sono il britannico di BMW i Andretti Jake Dennis (91), il neozelandese di Jaguar Evans (90), l'olandese Frijns (89) e... il vincitore di giornata Di Grassi (primo due mesi fa in gara-uno a Puebla con doppietta Audi completata da Rast) che - con i suoi 87 punti - precede il trio Da Costa-Bird-Vergne  (86, 81 e 80 punti nell'ordine) e "vede" la vetta distante otto sole lunghezze. Roba da sognare già il bis di Tempelhof e magari una nuova, clamorosa corona iridata. Dalla quale ripartire dopo l'addio... all'Audi che, al pari di BMW (ma con il powertrain di Monaco Andretti Motorsport continua da team indipendente), lascia il Mondiale proprio in coincidenza del tramonto berlinese della settima stagione elettrica.

 

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