Vasseur: "Newey è un punto di riferimento, ma io punto sul gruppo"

Intervistato da Repubblica, il Team Principal delle Rosse lancia i suoi verso l'appuntamento-chiave di Imola

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Vasseur: "Newey è un punto di riferimento, ma io punto sul gruppo" - foto 1
© Getty Images

Settima tappa del Mondiale e prima in Europa, il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna è un appuntamento cruciale per la Ferrari. Lo è sempre, a prescindere, ma di più ancora, alla fine del primo quarto di un Mondiale che sembra leggermente più aperto rispetto agli ultimi due. Non fosse altro perché due delle prime sei gare sono sfuggite a Max Verstappen: il Gp d'Australia vinto proprio dalle Scuderia di Maranello con Carlos Sainz ormai quadsi due mesi fa e quello - recentissimo - di Miami, nel quale Lando Norris ha rotto il ghiaccio con il podio alto al volante della McLaren. Ecco, appunto: lo storico team inglese in Florida ha soffiato alle Rosse il ruolo di primo sfidante dei "Tori". Certo, la Ferrari è saldamente seconda nel Mondiale Costruttori con un consistente vantaggio proprio sulla McLaren (187 punti a 124) ma la prima delle due tappe italiane del Mondiale regala a Maranello una chance imperdibile di riprendersi un ruolo centrale nella sfida al potere di Verstappen e della Red Bull. Una sfida che passa anche attraverso una ristrutturazione dell'organigramma che nelle ultime settimane si è intensificata ma è ancora in attesa del colpo più atteso: l'ingaggio di Adrian Newey, in uscita da Red Bull. In un'intervista esclusiva a Repubblica il Team Principal ferrarista Frederic Vasseur dedica al gennio di Stratford-upon-Avon una riflessione molto significativa, seguita da una panoramica sul prosieguo di un Mondiale che imbocca una fase decisiva e dalla certezza che il dream team Hamilton-Lecerc farà faville.

Vasseur: "Newey è un punto di riferimento, ma io punto sul gruppo" - foto 2
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"Newey è un riferimento per tutta la Formula 1 per la sua esperienza e il suo palmarès, è forse quello che ha più esperienza di tutti. Detto questo, io credo molto più nel gruppo che negli individui. Parte del successo arriva sempre dalla forza del collettivo, dalla consapevolezza dei singoli del loro ruolo nel sistema. Io spingo sempre sull’importanza di questa idea".

“L’addio a Sainz non è stato facile. Lui e Charles sono molto competitivi, devo calmarli ogni due GP, ma sono rispettosi degli interessi della squadra. Lewis è una grande novità: convincerlo non è stato difficile, ci pensava da un sacco di tempo.Il rapporto con Leclerc? Tra loro sarà una luna di miele…“

"L'anno scorso dopo sei GP eravamo nella terra di nessuno in termini di performance, siamo riusciti a risalire ed è importante mantenere questa tendenza e questo ritmo. Sarà ancora lunga fino alla fine. Siamo secondi al momento, lo puoi essere al termine dopo aver combattuto o
con dei rimpianti. Noi quest’anno a ogni weekend possiamo combattere per una vittoria e questa è una buona sensazione, vale più questo che pensare al Mondiale. Qualsiasi piccola cosa che possiamo portare può pagare, non è più come in passato che con un’evoluzione guadagni sette-otto decimi. Stiamo tutti inseguendo i dettagli. La cosa più importante è migliorare e stare davanti, non importa di quanto". 

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