FORMULA 1

Vasseur: "Ho mezzi e potere come mai prima. Come si fa a criticarci dopo una sola gara?"

Il Team Principal e General Manager delle Rosse fa il punto prima del secondo appuntamento del Mondiale

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"Sarei tentato di sorridere se queste affermazioni non avessero alcun impatto sul gruppo di lavoro. Personalmente non ho problemi, so cosa voglio realizzare e ce la farò. Sento ogni giorno John Elkann e Benedetto Vigna, so bene cosa si aspettano da me. Ho mezzi e potere decisionale come non ho mai avuto altrove, questa è la realtà dei fatti". Al rientro in Italia dopo il problematico GP del Bahrain ferrarista, Frederic Vasseur aveva riunito a Maranello i dipendenti Ferrari per un incontro all'insegna del team building che - in avvicinamento al GP dell'Arabia Saudita - il nuovo leader della Scuderiain qualche modo allarga ai tifosi delle Rossa attraverso un'intervista a AUTO Hebdo particolarmente ricca di significato dentro una vigilia particolarmente agitata e davanti all'urgenza di dare un segnale forte nel secondo appuntamento del Mondiale sulla Corniche di Jeddah.

 

Vasseur: "Ho mezzi e potere come mai prima. Come si fa a criticarci dopo una sola gara?" - foto 1
© Ferrari Twitter

"Faccio fatica a capire come sia possibile che la squadra diventi un obiettivo da colpire dopo una sola gara. Sappiamo cosa non ha funzionato in Bahrain, ma non c’è niente che non sia migliorabile. La correlazione tra pista e il simulatore è buona, siamo allineati. Dopo i test precampionato abbiamo parlato con i piloti, insieme a John e Benedetto, e lo faremo di nuovo dopo Imola: sono appuntamenti già programmati”.

Sembrano particolarmente emblematico il riferimento (ripetuto) alla familiarità ed alla quotidianità di rapporti già raggiunta da Vasseur con i massimi vertici aziendali, quasi un rifermento diretto alle voci del colloquio avuto da Charles Leclerc con John Elkann al rientro dalla per lui particolarmente amara trasferta in Bahrain, conclusa con il ritiro mentre cercava di portare a casa un sudatissimo terzo posto alle spalle delle Red Bull. Una risposta ugualmente significativa è quella di Vasseur a proposito delle recenti dimissioni di David Sanchez, destinate a non rimanere isolate, come in fondo lo stesso Vasseur conferma:

“È inevitabile. Ci sono persone che erano molto vicine a Binotto e che preferiscono andarsene. È una cosa che non mi preoccupa e ce ne sono altre che possono per un attimo aver temuto per il loro futuro”.  

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