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IL COMMENTO

Tutti lo vogliono, tutti lo... centrano! Verstappen, non c'è più rispetto

L'olandese al centro delle "attenzioni" di avversari e (forse) futuri compagni di squadra nei primi tre GP dell'estate

di Stefano Gatti
07 Lug 2025 - 10:47
 © Getty Images

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In principio fu George Russell, poi venne Kimi Antonelli e alla fine (ma lo sarà davvero stata?) ad infierire fu Oscar Piastri: Montreal, Spielberg e Silverstone. Ce l'hanno tutti con Max? A giudicare dagli ultimi tre Gran Premi sembra proprio di sì e magari - estremizzando - potrebbe essere questa una delle leve in grado di forzare il blocco (leggi: il contratto) e portare il quattro volte campione del mondo via dalla Red Bull e dritto nelle braccia della Mercedes, come nel paddock si vocifera in modo semèpre più circostanziato da ormai un paio di fine settimana di gara. 

Ad attirare in trappola l'olandese in Canada era stato Russell, reo (ma scagionato dall'inchiesta post-gara) di avergli teso una trappola, dando un bel colpetto di freno dietro alla Safety Car, come ha poi fatto in Inghilterra anche Piastri. Solo che l'australiano è stato penalizzato (perdendo di fatto il GP a vantaggio del compagno di squadra Norris) per aver inchiodato senza motivo in pieno rettilineo (da 218 a 52 chilometri orari), scatenando la reazione di Christian Horner sulla disparità di trattamento dei due episodi, visto che l'inglese tre domeniche prima era stato graziato (frenata per mantenere la distanza dalla SC), vincendo poi la corsa davanti allo stesso Max e al nostro Antonelli. Un podio "evocativo", dal titolo: tre uomini e una... Mercedes (okay, due).

© Getty Images

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A metà strada (o quasi) tra questi due episodi, lo strike austriaco di Kimi ai danni del solito Max. Non c'è più rispetto, insomma. Il tiro al bersaglio finisce per scatenare un'ondata di crescente simpatia (ok non esageriamo: solidarietà) per l'olandese che però intanto perde punti e alla fine del GP di Gran Bretagna si è sostanzialmente chiamato fuori dalla corsa al titolo. Senza essere creduto per davvero, peraltro. Il fatto è che Verstappen ha accusato il colpo, e non solo metaforicamente. Pochi secondi dopo l'involontario sorpasso a Piastri sull'Hangar Straight di Silverstone, Max si è girato alla ripartenza come l'ultimo dei rookies: da non credersi!

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La corda insomma è tesa e prossima a spezzarsi. La superiorità della McLaren (per lui attualmente irraggiungibile, e non solo in pista), il sempre più serrato corteggiamento Mercedes, proprio la squadra i cui piloti lo hanno recentemente... preso di mira. Forse anche un riassestamento (anche sottile) di priorità extrasportive - pensatela come volete - derivante dalla recente paternità. Un bel dilemma, destinato a sfociare in una scelta a suo modo epocale. Come tutti i grandi del passato, Verstappen rivendica per sé la macchina migliore del lotto ma - non potendo avere la McLaren a breve termine - deve giocoforza puntare sulla Freccia d'Argento. La power unit se non altro è la stessa, il resto ce lo mette lui. Piastri (più che Norris) permettendo. E magari Antonelli.

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