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GRAN PREMIO DEL BELGIO F.1

Spa-Francorchamps, doppietta Mercedes con Hamilton e Bottas, per la Ferrari un GP da retrovia

Lewis Hamilton vince il GP del Belgio davanti a Bottas e Verstappen. A Spa-Francorchamps le Ferrari fuori dalla zona punti. Paura per Giovinazzi: illeso.

di Stefano Gatti
30 Ago 2020 - 17:34

Lewis Hamilton domina dal semaforo rosso alla bandiera a scacchi a Spa-Francorchamps, mai disturbato da Valtteri Bottas che completa  la doppietta della Mercedes controllando Max Verstappen che chiude il podio di un Gran Premio del Belgio iniziato e portato a termine dalla Ferrari senza lampi e nelle posizioni di rincalzo: 13esimo al traguardo Sebastian Vettel, 14esimo Charles Leclerc, che era stato autore di un primo giro all'arrembaggio.

Quarta vittoria di Lewis Hamilton al Gran Premio del Belgio ed 89esima in carriera per il campione britannico che ormai “vede” il record assoluto dei 91 successi di Michael Schumacher. Ed è questo il solo richiamo positivo che si può fare oggi alla Ferrari che nelle Ardenne ha vissuto una delle domeniche più nere della sua storia, chiudendo il GP così come lo aveva iniziato: in 13esima e 14esima posizione, con Sebastian Vettel per una volta davanti a Charles Leclerc e quindi in ordine inverso rispetto alla classifica delle qualifiche. Per le Rosse una gara da anonimato assoluto, illuminata solo dallo straordinario primo giro di Leclerc, passato nell’arco di sette chilometri dalla 13esima casella di partenza all’ottava piazza sul primo traguardo. Sono bastati pochi passaggi però perché il monegasco si trovasse alla guida di una SF1000 in crisi di potenza per un problema di pressione idraulica, al quale si è cercato di rimediare (co scarso successo) nel corso della seconda sosta ai box. Charles però (cosiccome lo stesso Vettel) non si è mai arreso, tanto da mettere a segno proprio all’ultimo giro il sorpasso per la 14esima piazza ai danni di Romain Grosjean. Ma la sostanza non è cambiata e le Rosse hanno chiuso il GP praticamente in coda al gruppo, salvate dal doppiaggio solo dalla lunghezza del tracciato di Spa, il più lungo appunto del calendario.

Dall’altro capo della classifica, Lewis Hamilton ha aperto l’ennesima doppietta Mercedes con un Gp condotto al comando dall’inizio alla fine, mai minacciato da Valtteri Bottas al quale il ponte di comando delle Frecce Nere ha fatto quasi subito fatto sapere (via radio e… in mondovisione) che non era il caso di dare battaglia al Re Nero. Il finlandese obbedisce e porta il suo massimo contributo alla causa del Mondiale Costruttori, limitandosi a controllare Max Verstappen. Per il pilota olandese, l’unica chance di (provare a) spezzare l’egemonia Mercedes era una “magia” al via ma la straripante potenza della power unit Mercedes glielo ha impedito, al pari della necessità, per Max, di difendersi dall’attacco di Daniel Ricciardo che lo affiancava sulla seconda fila dello schieramento. Per la Renault è arrivata a Spa-Francorchamps la miglior performance stagionale: un risultato di squadra visto che, se l’australiano ha confermato sul traguardo la quarta piazza delle qualifiche, la Casa francese mette a bilancio (positivo) anche la quinta di Esteban Ocon che, con un guizzo finale, si mette alle spalle la Red Bull di Alexander Albon, sempre più in difficoltà nel confronto interno con Verstappen. Max difende la seconda piazza nella classifica generale (110 punti contro i 107 di Bottas), ma vede ulteriormente allontanarsi Ha,ilton che sale a 157, scavando un abisso di 47 punti con il suo (si fa per dire) più diretto inseguitore.

Settimo al traguardo Lando Norris con l'unica McLaren vista in azione nel GP del Belgio. Carlos Sainz (ferrarista prossimo venturo...) infatti non è nemmeno riuscito a prendere il via, tradito da un problema alla power unit della sua monoposto). Alle spalle di Norris Pierre Gasly che, unico a scattare con pneumatci hard, ha corso con una strategia diversa appunto da quella di tutti gli altri ma è riuscito a tenersi dietro sotto alla bandiera a scacchi le Racing Point di Lance Stroll e Sergio Perez che (inferiori alle attese) hanno chiuso la top ten, portanosi a casa gli ultimi punti iridati a disposizione. Punti nei quali a tre quarti di gara aveva sperato Kimi Raikkonen che ha però chiuso in dodicesima posizione un Gp che il finlandese ha vinto quattro volte (due con la McLaren e due con la Ferrari), inferiore in questo solo a Michael Schumacher (recordman di Spa con sei vittorie sulla pista del suo esordio e della sua prima vittoria, rispettivamente nel 1991 e nel 1992). Gara da dimenticare per l'altro pilota Alfa Romeo Antonio Giovinazzi che se l'è vista brutta al termine del primo quarto di gara (giro 11 di 44) , perdendo il controllo della sua monoposto su un cordolo. Per sua fortuna, George Russell che lo seguiva è riuscito ad evitare l'impatto e ad evitare a sua volta gravi conseguenze, quando la ruota anteriore destra della sua Williams ha colpito una di quelle strappate via dall'Alfa Romeo dall'impatto contro le barriere. 

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