Show run del pilota australiano ad Austin al volante della Chevolet stock car del suo idolo, scomparso vent'anni fa nel corso della Daytona 500.
di Stefano Gatti
Prima di lanciarsi in pista per l'ultimo turno di prove libere e le qualifiche del Gran Premio degli USA, Daniel Ricciardo si è concesso il privilegio di esibirsi sul Circuit Of The Americas di Austin nel caldissimo abitacolo della Chevrolet MonteCarlo stock car guidata in gara nel 1984 dal suo idolo di gioventù Dale Earnhardt. Tutto questo grazie ad una scommessa fatta con il CEO di McLaren Racing Zak Brown e vinta grazie al successo nel GP d'Italia!
"Se riesci a salire sul podio alla tua prima stagione con noi, ti regalo un test con la Chevy del tuo idolo Dale Earnhardt".
Dev'essere stato più o meno questo il senso della scommessa pre-Mondiale tra l'Amministratore Delegato McLaren ed il suo nuovo pilota. Non è stato facilissimo per Ricciardo vincerla ma il successo nel Gran Premio d'Italia del 12 settembre scorso a Monza davanti al compagno di squadra Lando Norris ha... costretto Brown a tirare fuori dal garage la mitica MonteCarlo Wrangler gialla e blu che fa parte della sua collezione personale. Non solo: Brown "sfoggia" in Texas anche un tatuaggio che riproduce il disegno dell'Autodromo Nazionale di Monza, teatro della recente vittoria di Ricciardo... ma anche della clamorosa doppietta del team papaya, la prima dopo nove anni per la McLaren e la prima in assoluto per il top manager californiano sul ponte di comando della storica scuderia inglese.
Sette volte campione NASCAR, Earnhardt la guidò in gara nella stagione 1984. All'epoca Daniel non era nemmeno nato... Sarebbe venuto alla luce nel 1989 ed aveva solo cinque anni quando "The Intimidator" (questo il nickname di Earnhardt) vinse il suo settimo ed ultimo titolo nazionale, per poi perdere la vita il 18 gennaio del 2001 (vent'anni fa) nel corso della 500 Miglia di Daytona, tradizionalmente la prima gara della stagione NASCAR ed al tempo stesso la più prestigiosa dell'intero calendario, curiosamente vinta una sola volta - nel 1998 - dall'asso di Kannapolis (North Carolina).
Nei sogni del piccolo Daniel quella livrea gialloblu (e più ancora quella nera degli ultimi anni) trasformò Earnhardt nel suo idolo. Tanto che Ricciardo corre con lo stesso numero di "Intimidator: il 3. Ad Austin poi l'australiano adotta un casco dai colori ispirati a quelli del "suo" campione ma per il test nell'abitacolo bollente della Chevy Wrangler con quali si è esibito ad Austin ha scelto un più pratico (e fresco) casco aperto nei suoi colori abituali!