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San Paolo: Mercedes e Ferrari a caccia di rivincite nel penultimo atto del Mondiale a trazione  RedBull

Il ventunesimo appuntamento del Mondiale propone il terzo episodio stagionale del mini GP della vigilia

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San Paolo: Mercedes e Ferrari a caccia di rivincite nel penultimo atto del Mondiale a trazione  RedBull - foto 1
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Il Mondiale di Formula Uno si trascina verso la sua conclusione affrontando due GP dalle motivazioni a dir tanto...accessorie. I verdetti iridati sono stato espressi con largo anticipo e le coppe sono già tutte nella bacheca di Milton Keynes (Red Bull). In Brasile poi la torcida locale non ha nemmeno un pilota di casa da spingere: non un comprimario, figurarsi un top driver. A movimentare il weekend potrebbe essere solo il format particolare che - per la terza volta quest'anno dopo Imola e Spielberg - prevede il GP Sprint del sabato pomeriggio. Tra due domeniche poi il sipario sulla stagione del secondo titolo di Max Verstappen (e del caso Budget Cap) calerà a Yas Marina con il "gran" finale by night del GP di Abu Dhabi che anche i pur potentissimi riflettori locali avranno un bel daffare a togliere dal cono d'ombra dei Mondiali di calcio che prendono il via lo stesso weekend. Suppergiù duecento chilometri più a ovest, nel vicino Qatar.


San Paolo: Mercedes e Ferrari a caccia di rivincite nel penultimo atto del Mondiale a trazione  RedBull - foto 2
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Per restare in tema, è senz'altro meglio puntare i fari sull'imminente appuntamento paulista. Il sette volte iridato sir Lewis non ha mai fatto mistero della sua predilezione per lo sterminato Paese sudamericano, peraltro di lunga data, visti i colori del suo casco-base, con quel giallo Senna purtroppo sempre più spesso emarginato nelle versioni speciali che da tempo abbondano in testa ad Hamilton e non solo a lui.

L'anima brasiliana di Lewis (la terza dopo quella britannica e quella USA) è stata gratificata ad inizio settimana dalla concessione - nel corso di una cerimonia ufficiale - della cittadinanza onoraria del Brasile. Giorni intensi, questi ultimi, per il campione della Mercedes (ma quali non lo sono?), che sulla rotta tra Mexico City e San Paolo ha pure trovato il tempo per un'impegnativa "triangolazione" geografica che lo ha portato ad esibirsi a downtown Las Vegas per un evento ufficiale di presentazione del Gran Premio di Las Vegas, la cui prima edizione è in programma da qui a tra poco più di un anno (16-18 novembre 2023), proprio a separare il GP del Brasile da quello di Abu Dhabi.

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Difficile insomma, a conferma della premessa iniziale, restare concentrati su questo finale di 2022. Ci proviamo ancora, ricordando che un anno fa ad Interlagos si impose il solito Hamilton, aprendo un tris di successi (completato dalle vittorie di Abu Dhabi e Jeddah) che lo avrebbe portato a giocarsi tutto nel controverso finale di Yas Marina. Sul secondo gradino del podio salì Max Verstappen e sul terzo l'altra Freccia Nera guidata da Valtteri Bottas. Il finlandese era scattato dalla pole position, grazie al successo nella Sprint Qualifying Race davanti allo stesso Verstappen ed alla Ferrari di Carlos Sainz, con Hamilton costretto al via da fondo griglia ed autore di una bella rimonta fino al sesto post(nell'arco di soli ventiquattro giri!) per ala posteriore non conforme al termine delle prove ufficiali. Per non essere... da meno, il capoclassifica Verstappen era stato multato di 50mila euro per aver "saggiato" in regime di parco chiuso l'ala Mercedes incriminata. Schermaglie da finale di stagione incandescente,  avvelenato e velenoso, del quale ci tocca quest'anno avere quasi... nostalgia!

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Quanto alla Ferrari, "podietto" di Sainz del sabato a parte (Leclerc chiuse settimo), un anno fa in Brasile le Rosse portarono a termine il GP vero in ordine invertito ma con ben poco smalto: quinto posto per il monegasco, sesto per il madrileno. E quest'anno? Il potenziale rimane elevato, specialmente in qualifica. Per la gara invece servono però "numeri" più importanti, da allineare ad una tradizione brasileira di tutto rispetto, altroché! 

In fondo la Scuderia vanta undici vittorie (solo una in meno della McLaren) tra Jacarepaguà (Rio de Janeiro, dieci edizioni) e la Interlagos paulista da trentasei edizioni: la più recente cinque anni fa con Sebastian Vettel ma da ricordare è anche il tris consecutivo 2006-2008, con Kimi Raikkonen vincitore nell'anno del suo titolo iridato: l'ultimo firmato da un pilota di Maranello, visto che il successo di Iceman separò a separare le due affermazioni di Felipe Massa, la seconda della quali (2008)... dal retrogusto amarissimo: campione del mondo piloti per una manciata di secondi, prima del sorpasso per così dire soft di Hamilton ai danni della Toyota di Timo Glock, che avrebbe regalato a Lewis per... un'incollatura di punti il primo titolo del suo settebello a tinte iridate.

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