FORMULA 1

Red Bull, The Day After: Verstappen&Co. pronti a ripetersi a stretto giro... di pista

I campioni del mondo restano al coperto sul fronte tecnico ma sul fronte piloti il fuoco cova sotto la cenere

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Red Bull, The Day After: Verstappen&Co. pronti a ripetersi a stretto giro... di pista - foto 1
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Un lancio futuribile, in tutti i sensi: nel breve e nel lungo termine. La Red Bull RB19 svelata (si fa per dire) a New York è tutt'altra cosa rispetto alla monoposto che Max Verstappen, Sergio Perez e - lui lo spera tanto! - Daniel Ricciardo guideranno nel Mondiale che dista ormai solo quattro settimane. Lo ha disinvoltamente ammesso il Team Principal Christian Horner: la vera RB19 si vedrà - gradualmente - nei tre giorni di test precampionato e poi al semaforo verde della prima sessione di prove libere del GP del Bahrein. Questo per quanto attiene al breve termine. per quanto riguardo le scadenze più lunghe, il riferimento è all'accordo tra i Tori e la Ford per il marchio da apporre a partire dal 2026 sulle "testate" delle power unit prodotte in proprio a Milton Keynes dal team bicampione del mondo in carica e pronto a ripetersi a stretto giro di posta. Anzi, di pista!  

Red Bull, The Day After: Verstappen&Co. pronti a ripetersi a stretto giro... di pista - foto 4
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Red Bull e Ford insieme per un accordo che include anche la "sorella minore" Alpha Tauri e che rafforza ulteriormente i piani di espansione della Formula Uno negli USA, in attesa che prenda corpo anche la candidatura Andretti-Cadillac che ha il solo torto di provenire dall'esterno dello status quo attuale ed ha come unica motivazione (accettabile ma discutibile) di aprire ad un maggior frazionamento del montepremi tra le squadre: "controindicazione" che non esiste nel caso dell'ingresso Ford via Red Bull.

Rimanendo in tema denari, a nella Grande Mela è andato in scena un lancio poco più che commerciale: un efficace spot a vantaggio della penetrazione della Formula Uno nel mercato nordamericano appunto. I Gran Premi oltreatlantico (con vista sul Pacifico) salgono a tre. Dopo Austin che ha riaperto la Via del West, nel 2022 è entrata in scena e quest'anno tocca a Las Vegas. Red Bull ha però inserito in calendario anche le tappe di... Chicago e Nashville, come set di altrettanti show runs che avranno per attore... non protagonista il collaudatore di ritorno e pilota di riserva Red Bull Daniel Ricciardo.

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Archiviata senza troppi rimpianti e una sola perla - la vittoria nel 2021 a Monza - la poco fortunata esperienza con McLaren (e Mercedes), attore non protagonista l'australiano lo è perlappunto anche nella formazione-base dei Tori nel Mondiale. La posizione più scomoda e delicata è però quella di Sergio Perez, stretto a sandwich tra un capitano inarrivabile e deciso al tris iridato e lo stesso Ricciardo che a parole si adegua al ruolo di panchinaro e di uomo-immagine, grazie anche al proprio carattere estroverso ed alla propria popolarità negli USA, ma di sicuro pensa anche in grande per quello che lui stesso ha definito il terzo capitolo della sua carriera nella massima formula. Al lancio newyorchese Daniel si è presentato in outfit da runner ma è certo che il nostro pensi soprattutto a tornare al più presto... racer. Facile immaginare che il cambio in corsa possa avvenire prima o poi durante la stagione, se Perez non dovesse tenere la linea di galleggiamento: la sua del recente passato, non certo quella di SuperMax. 

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Chiudiamo tornando... all'inizio ed alle prospettive di lungo termine. Con un tocco di leggerezza, però. Sì perché lo stesso Ricciardo non può dormire sonni tranquilli. Mentre Red Bull metteva in scena lo show a stelle e strisce, nella lontana Australla il neozelandese Liam Lawson metteva alla frusta una vecchia RB07 Show Car sul circuito "rollercoaster" di Mount Panorama a Bahurst: una specie di ottovolante d'asfalto e muretti, lungo il quale per la verità il giovanissimo membro dello RB Junior Team (compirà ventuno anni tra una settimana esatta) si è tenuto ben lontano dal limite, girando sopra i due minuti, a fronte dell'uno, 48 e 8 di Jenson Button poco meno di dodici anni fa con la McLaren: proprio nel 2011, l'anno nel quale la RB07 guidata da Lawson avrebbe consentito a Sebastian Vettel di conquistare il secondo dei suoi quattro titoli iridati!

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© Speedcafe.com

 

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