FORMULA 1

Punto di svolta: il ciclo vincente della Stella a Tre Punte affronta un passaggio chiave

Le insidie di una stagione che... ne vale due per il binomio che domina la scena della massima formula da sette anni a questa parte.

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Vincere ancora, vincere insieme ma soprattutto continuare a vincere: è questa la "triplice" sfida 2021 del team che - dal 2014 in avanti - ha fatto incetta di successi e titoli iridati. Il binomio Hamilton-Mercedes potrebbe però essere davvero ai... titoli di coda e la consuetudine al successo il nemico numero uno. L'approccio più concreto e rivelatore lo suggerisce il DT James Allison.

"La situazione ideale sarebbe quelle di avere pronti-via una monoposto super veloce, in modo da potersi al più presto possibile dedicare alla sua erede. Ma la Formula Uno non è mai così semplice. La sfida per il titolo 2021 finirà inevitabilmente per penalizzare l'attenzione sul 'terremoto' regolamentare del 2022. Sarà come camminare sul filo, in equilibrio tra l'impegno per essere competitivi nel 2021 de osare il più possibile in chiave 2022. È l'eterna sfida della Formula Uno ma a renderla ancora più complicata sono il nuovo tetto al budget di spesa ed il regolamento tecnico completamente nuovo in vigore dal 2002".

Certo, vale per le altre nove squadre che prendono parte al Mondiale, per i rivali in pista di Hamilton (e di Bottas), per i colleghi di Allison e per quelli di Wolff. Ma gli uomini in nero (ed argento) hanno molto di più da perdere.

Ed è su questo concetto (che Allison semplifica al massimo lasciandone però intendere la complessità) che a nostro parere si incastrano - rendendo lo scenario ancora più intricato - la "paura" di vincere ancora, sottolineata e subito esorcizzata da Toto Wolff nella presentazione online della W12 - il nuovo challenger made in Brackley - e la sensazione (altrettanto strisciante) che il binomio formato da Lewis Hamilton e dalla Mercedes inizi inevitabilmente a mostrare i segni del tempo. Soprattutto a fronte dell'evoluzione personale del Re Nero, al quale in un certo senso il palcoscenico della Formula Uno sembra iniziare ad andar un po' stretto. Anche perché, se a stimolarti sono ideali e principi universali irrinunciabili, una volta diventato il pilota più vincente di ogni tempo, l'esigenza di crescere ancora significa per forza di cose passare oltre, lasciare ad altri. Il compito di provare a fare meglio, prima di tutto.

 

Insomma, sembra essere tutta questione di fare uno "switch", di svoltare: per Hamilton, per Toto Wolff, per la Mercedes stessa, persino per Valtteri Bottas. E se Allison riduce tutto (da Direttore Tecnico, è il suo ruolo) alla necessità di indovinare il momento giusto per il suddetto switch tra una monoposto e quella successiva, tra il regolamento tecnico in vigore e quello che ne prende il posto, il ragionamento vale anche per questioni esistenziali, motivazioni e pure commerciali. E la certezza è che - tra tutte - le scelte che Allison deve mettere in atto alla fine siano le più esatte, le meno complicate.

  

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