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IL RICORDO

Moss, il più grande tra i perdenti

Da ricordare la sua mitica impresa alla Mille Miglia

12 Apr 2020 - 13:50

Se n’è andato a 90 anni, nel giorno di Pasqua. Stirling Moss, il più grande tra i perdenti nella storia della Formula 1. Pilota velocissimo capace di vincere 16 gare, ma mai un titolo mondiale. Quattro volte di fila secondo, dal  1955 al 1958, poi tre di fila terzo, dal 1959 al 1961. Eppure Moss rientra di diritto tra i piloti più forti di ogni epoca, capace di attraversare con disinvoltura l’epoca pionieristica della Formula 1 fino all’avvento dei telaisti inglesi che introdussero il motore posteriore. Moss ha vinto con Mercedes, Maserati, Vanwall, Cooper e Lotus. Poi, nel 1962, il terribile incidente a Goodwood. 30 giorni in coma e una paralisi della parte sinistra del corpo che si protrae per sei mesi. L’anno successivo, dopo un test al volante della Lotus, Moss decide di mettere i titoli di coda alla sua carriera in Formula 1. Ha solo 33 anni, ma considera di aver perso quel click che separa il buon pilota dal fenomeno.

La più grande delle sue imprese resta comunque quella nella Mille Miglia del 1955 al volante della Mercedes 300 SLR. Moss impiegò 10 ore 7 minuti e 38 secondi per percorrere il tragitto da Brescia a Roma e ritorno. Fangio, suo compagno di squadra, arrivò secondo con oltre mezz’ora di distacco. Impressionante la media: 157,650 chilometri orari. Qualcosa di incredibile visto che si correva su strade normali, attraversando passi e colline.

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