FORMULA 1

Mercedes sempre più Hamilton-dipendente: Lewis "baluardo" contro la minaccia Red Bull

Si avvicina per il campione della Mercedes l'appuntamento con la 100esima vittoria nel Mondiale: a Sakhir è arrivato il 96esimo podio alto in carriera.

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"Actions speak louder than words": fedele al claim stampato sulla sua t-shirt nel pre-gara, Lewis Hamilton a Sakhir ha fatto parlare il suo talento e - con la "gentile collaborazione" del ponte di comando Red Bull (nella strategia complessiva, più che nell'episodio-clou del sorpasso "restituito"), ha messo sull'asfalto una delle vittorie più emblematiche di una carriera che il Re Nero è deciso ad impreziosire ancora, Verstappen permettendo.

Il vantaggio della Mercedes sulla Red Bull si è assottigliato: una premessa già sostanziosa che peraltro sarà tra poche settimane messo alla prova dall'esame-Imola. In attesa di ristabilire le distanze però la Casa di Stoccarda può contare sulla qualità superiore del suo campione e sul suo stato di grazia praticamente continuo: se la W12 è una "diva" bella e scontrosa, il suo pilota la domina e la asseconda - traendone già il massimo, vale a dire la vittoria - a seconda delle circostanze. Che in Bahrain si sono presentate sotto le sembianze di un binomio Verstappen-Red Bull parecchio minaccioso. Preoccupante, per i campioni del mondo in carica, nella misura in cui - storicamente - la monoposto realizzata a Milton Kynes ha molto spesso impiegato almeno una manciata di gare per lanciare una sfida vera e propria.

Conta questo, molto più dell'episodio decisivo e controverso del sorpasso operato e subito restituito da Max a Lewis: in Formula Uno (anche qui, storicamente) l'interpretazione del regolamento "prevale" sulla lettera scritta dello stesso: in un certo senso, anche in questo caso... le azioni contano più delle parole! Tanto vale quindi guardare avanti, al terzo weekend del mese di aprile, alla seconda tappa del Mondiale, finalmente in un contesto geografico da Mondiale, appunto, lontano dall'area del Golfo nella quale (tra GP e test) la Formula Uno bivacca necessariamente dalla fine di novembre 2020... Non senza un'ultima sottolineatura del talento e - nello specifico del GP inaugurale - della freddezza del Re Nero nel gestire e portare a casa davanti a tutti una corsa che, a semaforo ancora spento, tutti già assegnavano al pilota destinato a rappresentare l'unica vera minaccia (ma molto concreta) alla sua marcia nell'ordine verso quota 100" (vittorie), verso l'ottavo titolo e - per diretta conseguenza di entrambi - la Grandezza Assoluta.

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