FORMULA 1

Max Vs. Lewis, un Mondiale in bilico sul "cittadino" più veloce di sempre!

Il circuito ricavato sul lungomare della seconda città dell'Arabia Saudita faraà regisrare medie orarie da capogiro.

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Viene definito un circuito cittadino ma quello che ospita per la prima volta un gran premio iridato (e che potrebbe addirittura assegnare il titolo piloti) lo è - appunto - di nome ma non di fatto. Il circuito realizzato lungo la costa del Mar Rosso non prevede - per fortuna - le curve ad angolo retto tipiche ad esempio di Montecarlo e si snoda fondamentalmente lungo un tracciato "inedito" rispetto a quello della normale viabilità stradale.

La differenza più rilevante tra Jeddah e la stessa Montecarlo oppure anche parte del tracciato di Baku la evidenziano i dati delle frenate, così come anticipate dalle simulazioni Brembo. Se vogliamo, solo a Montreal - non a caso un altro "cittadino" anomalo" - si registrano dati simili. Le curve del circuito saudita sono addirittura ventisette (si tratta del secondo tracciato più lungo del Mondiale dopo Spa-Francorchamps) ma la maggior parte di esse sono pieghe molto scorrevoli e veloci. Si tratterà però di trovare già dai primi turni di prove libere del venerdì il compromesso ideale tra queste curve filanti ed i tre snodi fondamentali: curva 1, la prima staccata (verso sinistra) al termine del rettilineo dei box e poi i due tornanti secchi di curva 13 (il punto più lontano dai box stessi, dove inizia il tratto di ritorno verso il traguardo) e curva 27, quella che immette sul rettilineo finale.

Brembo definisce quello di Jeddah come un circuito mediamente impegnativo a livello di frenata: sette in totale quelle previste, per un totale del quattordici per cento del tempo sul giro. Alla prima staccata le simulazioni prevedono il passaggio da 313 a 102 chilometri orari nello spazio di 114 metri, per un tempo di frenata di 2,31 secondi ed una decelerazione massima di 4,5 g. Alla curva 13 si passa in poco meno di due secondi (ed in 112 meri) da 296 a 142 chilometri orari (4,1 g). Curva 27 comporta il passaggio da 317 a 110 chilometri orari nello spazio di 127 metri, per un tempo di frenata di 2,60 secondi (4,3 g). Altre curve da... tenere d'occhio sono la 4, la 7, la 16 e la 22, alle quali ci si avvicina a velocità di punta vicine ai trecento, senza però scendere sotto i 240, tranne che per la 4, da affrontare appena al di sotto dei duecento chilometri orari. Sempre in base alle simulazioni che toccherà poi a Verstappen, Hamilton e colleghi confermare già dai primi turni di prove libere del penultimo atto stagionale.

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