Delusione nelle dichiarazioni-post qualifiche dei ferraristi e speranze restano limitate per quanto riguarda le chances delle Rosse dopo il via.
di Stefano Gatti
"Da pilota non ha senso dire che fosse impossibile fare di meglio ma la reltà è che il distacco da Gasly era praticamente incolmabile. Non ho fatto particolari errori, semplicemente non ne avevo di più. Però nei turni del venerdì ci siamo concentrati sulle simulazioni del passo gara - che è ciò che conta di più - per capire la gestione degli pneumatici e da quel punto di vista siamo messi meglio". Al termine di una qualifica globalmente deludente Charles Leclerc trova il modo di vedere il bicchiere mezzo pieno.
"Sarà comunque una gara complicata. Qui ci sono tre rettilinei che offrono possibilità di sorpasso e noi abbiamo capito di essere in difficoltà quando si viaggia con il DRS aperto. Quindi dobbiamo smarcarci dai trenini di più macchine. Se ci riusciamo, le nostre chances aumentano. Mi auguro inoltre che non piova perché con l'asfalto bagnato non riusciremmo a raccogliere i dati che ci servono per migliorare".
Il monegasco completa così il suo ragionamento sul risultato delle qualifiche e le prospettive per la gara che - un anno fa di questi tempi, era il via del Mondiale - lo vide sfiorare addirittura la vittoria (secondo alle spalle di Bottas e davanti a Norris), mentre ora lo ritrova alle prese con un'imprevista sfida con le due Alpha Tauri. Ancora più realista il suo compagno di squadra Sainz che - partendo fuori dalla top ten - potrà "godere" di una strategia più libera a livello di scelta degli pneumatici, almeno per il via del GP.
"Mi aspettavo questo livello di prestazione. Avevamo già capito ad inizio weekend di essere dietro a McLaren, Alpha Tauri ed anche Alpine. Balla mezzo secondo in più o in meno - ed è lo stesso per Charles - ma alla fine non fa una gran differenza. Speriamo le cose vadano meglio in gara, vedremo se arriverà la pioggia. Abbiamo deciso di aumentare il carico ma anche se non lo avessimo fatto, non credo che saremmo stati sensibilmente più veloci. Più o meno 'ala' non ci avrebbe cambiato la vita nel confronto con i nostri diretti avversari".