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L'ALTRA CLASSIFICA

La classifica che non t'aspetti: Russell in paradiso, Bottas... all'inferno. Per Leclerc podio di consolazione!

I Team Principals della Formula Uno hanno votato la loro top ten dei piloti del Mondiale. Alle spalle di Lewis Hamilton le sorprese non mancano...

di Stefano Gatti
19 Dic 2020 - 11:29
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Dalla supremazia di Lewis Hamilton non si può prescindere ma nella top ten che il sito ufficiale della Formula Uno ha chiesto ai Team Principals non mancano le alternative alla classifica "ufficiale" del 2020. Le due graduatorie non sono infatti perfettamente sovrapponibili. Al netto dei giudizi... di parte (le singole top ten di Toto Wolff, Mattia Binotto, Chris Horner e dei loro sette "pari grado" sono rimaste segrete!), ne esce una vera e propria scala dei valori: molto più di un semplice "divertissement" di fine stagione.

Lewis Hamilton primo nella classifica ufficiale e in quella stilata dai Team Principals, Pierre Gasly decimo in entrambe.

In mezzo, succede un po' di tutto.

Sotto garanzia di anonimato, i "boss" delle dieci squadre hanno fornito a F1.com la loro classifica di gradimento, con tanto di punteggio: quello abitualmente assegnato al termine di ogni singolo GP, a partire dai venticinque punti del vincitore. Interessante confrontare le due graduatorie per scoprire chi guadagna e chi perde posizioni nel "passaggio" dall'una all'altra, da quella vera a quella per così dire "VIP". Su tutte, una considerazione merita di essere sottolineata: la classifica ufficiale, come logico che sia, è più completa perché - nel bene e nel male -  dipinge lo scenario più fedele alla realtà di uno sport che - al valore del pilota - affianca le variabili rappresentate dalla componente meccanica (soprattutto) e poi dal livello delle rispettive squadre in termini di budget. organizazione, rapidità di intervento e di sviluppo, capacità di fare fronte all'evoluzione di un singolo GP e poi dell'intero campionato, imprevisti compresi.

La graduatoria che scaturisce invece dall'indice di gradimento dei Team Principals riflette il valore del pilota "nudo": viene da dire la vera valutazione di mercato dei protagonisti del Mondiale, al netto di tutto ciò che sta loro intorno e ne condiziona il rendimento. Il significato - neanche tanto recondito - del compitino di fine anno assegnato ai boss delle squadre, secondo noi, è proprio questo. Non per nulla, e qui entriamo nel dettaglio, la strepitosa performance di George Russell sulla Mercedes al GP di Sakhir proietta la giovane promessa britannica dal 18esimo "conquistato" nel Mondiale al... sesto (!!!) al quale lo promuovono i leaders delle squadre. Stima generale della quale Russell gode a prescindere, è tutt'altro che scontato che - senza l'exploit del penultimo atto della stagione - "Prince George" sarebbe stato preso in considerazione. Tantomeno portato così in alto. Questo però sembra ora il suo valore di mercato.

L'unico collega ad avvicinarsi a Russell in termini di passi avanti in classifica è Charles Leclerc: dall'ottavo al terzo posto: un podio virtuale che - se non addirittura di beffa - ha il sapore della magra consolazione per il ferrarista. Senza dimenticare che il suo ormai ex compagno di squadra Sebastian Vettel non compare in nessuna delle due top ten...

Mancato nella classifica ufficiale (nonostante il successo nel GP di Abu Dhabi), il sorpasso a Valtteri Bottas da parte di Max Verstappen per il platonico "titolo" di vicecampione riesce qui con pieno merito al pilota olandese della Red Bull, che muove un solo ma efficace  passo in avanti: quello che - concretamente - gli permette di salire dal terzo al secondo gradino del podio. Quanto a Bottas, il finlandese non perde solo il podio stesso ma anche un po'... la faccia, precipitando fino al nono posto a pari "merito" con Gasly (il cui successo di Monza evidentemente non ha impressionato più di tanto i Team Principals) ed alle spalle di Carlos Sainz Jr., che a Monza è arrivato secondo e che - nel nostro "parallelo" - perde due piazze (il neoferrarista ha chiuso la stagione al sesto posto). Percorso inverso per il suo più giovane e più promettente ex-compagno di squadra in McLaren Lando Norris: da nono a settimo. Appena fuori dal podio, la top ten "natalizia" regala una piccola soddisfazione a Daniel Ricciardo che  (diciamo "fuori tempo massimo") porta a termine l'operazione-scambio di posizioni ai danni di Sergio Perez e si aggiudica la quarta piazza "virtuale".

Ma a ben vedere, i conti non tornano! Abbiamo dimenticato qualcuno?

Beh, sì perchè - facendo irruzione al sesto posto della classifica - George Russell quel "qualcuno"deve per forza di cose averlo spinto fuori dal "paradiso". Si fa presto a scoprire che si tratta di Alexander Albon (settimo nella classifica "originale"). Non una bella notizia per il thai-britannico, snobbato dai manager che siedono sul ponte di comando, proprio nei giorni (se non nelle ore) che decidono del suo futuro al volante della  Red Bull e quindi nella Formula Uno stessa!

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