FORMULA 1

Komatsu taglia corto: "Non sarò il nuovo Guenther Steiner"

Il nuovo Team Principal del team USA si smarca dal confronto con il suo vulcanico predecessore

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Komatsu taglia corto: "Non sarò il nuovo Guenther Steiner" - foto 1
© Getty Images

"Di una cosa potete stare certo: non sono qui per imitare Guenther Steiner! Lui ed io siamo due persone molto diverse. Siamo andati d'accordo. Direi davvero, davvero bene. Ci siamo rispettati l'un l'altro, abbiamo rispettato le reciproche competenze e i ruoli lavorativi durante e fuori dal lavoro. Andavamo spesso a cena anche durante un weekend di gara: non per parlare di lavoro, ma perché andavamo abbastanza d'accordo. Ma non sono qui per sostituire Guenther Steiner come personaggio". Ayao Komatsu sgombra subito il campo da possibili dubbi: intervistato dalla pagina web ufficiale della Formula Uno il nuovo Team Principal del Team Haas tiene a sottolineare la grande differenza con il carismatico manager di Merano, del quale ha preso il posto mercoledì 10 gennaio sul ponte di comando della scuderia USA, puntando invece ad eccellere nel suo ruolo e nella sua specializzazione ingegneristica, sottolineando ancora un volta la sua "distanza" con il precedente esercizio.

Komatsu taglia corto: "Non sarò il nuovo Guenther Steiner" - foto 2
© Getty Images

"Steiner è un personaggio molto diverso, come sapete, e ha punti di forza e di debolezza molto diversi dai miei. Non sto cercando di essere qualcun altro: Gene Haas lo sa e se avesse voluto un sostituto di Steiner in tutto e per tutto, avrebbe nominato qualcun altro. Vuole qualcosa di diverso e cercherò di essere la versione migliore di me stesso piuttosto che cercare di essere qualcun altro. Quando mi è stata data questa opportunità, gli ho detto chiaramente: 'Conosci la mia esperienza, non ha senso che io cerchi di concentrarmi sul lato marketing e sulle sponsorizzazioni, perché non sono le mie competenze'. In quel campo ho bisogno di qualcun altro che sia un esperto in quell'area a gestirlo, in modo da potermi dedicare all’organizzazione del reparto tecnico. Nel team c'è tanta qualità, abbiamo tanti ragazzi di talento: il mio compito è quello dare loro la struttura e di metterli nelle condizioni di dare il meglio di loro stessi". 

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