FORMULA 1

Hamilton e Verstappen: ballando sul Mondiale, dal Bahrain alla Turchia passando... per Monza

Il Re Nero ed il suo sfidante si sono scambiati per cinque volte la leadeship del Mondiale nei primi sedici appuntamenti del calendario.

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Non succedeva da anni: gli anni dello strapotere Mercedes nel Mondiale ed quelli di Lewis Hamilton in particolare. Un’altalena al vertice della classifica generale piloti (a questo ci riferiamo) il cui padrone nella stagione in corso è cambiato per ben cinque volte: l’ultima al termine del GP di Turchia. Un’altalena… equilibratissima, quella sulla quale "giocano" Lewis Hamilton e Max Verstappen. Anche se è quasi ora di passare ad un altro termine di confronto: quello della bilancia, perché si avvicina il momento in cui il peso del Mondiale si sposterà definitivamente da una o dall’altra parte!

Nemmeno il clamoroso "contatto" al vertice alla Prima Variante di Monza è riuscito a sparigliare le carte tra i due contendenti. Sì perché, al di là della sua drammaticità intrinseca, quell'episodio ha lasciato largamente immutata una classifica generale che però, diversamente da quanto accaduto negli ultimi anni, nel 2021 ha vissuto continui e verrebbe da dire regolari cambi di scenario e di padrone. Tanto da far ormai presagire un finale di stagione al calor bianco. Sempre che prima non intervenga (questa volta con risvolti più sostanziosi e "definitivi") un episodio simil-Monza, che per ovvie ragioni non ci auguriamo, oppure un inconveniente meccanico che rompa l'equilibrio. Meglio pregustare un ruota a ruota tra i due fino all'ultima tappa del Mondiale e nel frattempo ripercorrere le oscillazioni dell'altalena stagionale.

 

Presa la testa della classifica con il successo nel GP d'apertura in Bahrain proprio davanti al suo sfidante, Hamilton l'ha ceduta a Verstappen... un centinaio di punti e quattro gran premi dopo a Montecarlo, dove Max (vincitore tra le strade del Principato) ha preso per la prima volta nella sua carriera la testa della generale: 105 punti a 101. Per poi guardare tutti dall'alto in basso - ad iniziare dal Re Nero - fino al cuore dell'estate ed al disastroso (per lui) GP d'Ungheria che ha permesso ad Hamilton di mettere la freccia (nera): 195 punti a 187 dopo undici prove e massimo vantaggio stagionale di Hamilton sul rivale (e massimo distacco in assoluto tra i due quest'anno). Per dire dell'equilibrio pressoché totale. 

 

Musica e classifica cambiano di nuovo all'inizio di settembre ed è proprio nelle tappe che segnano il passaggio tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno che la danza sul tetto del Mondiale si fa frenetica. Senza rivali tra le curve amiche di Zanvoort, l'olandese riprende la testa con tre sole lunghezze di vantaggio: 224, a 221,5. Poi mette nel conto il controsorpasso (che infatti si verifica) cambiando la power unit a Sochi ma limitando l massimo i danni. Due sole lunghezze (246,5 a 244,5, minimo vantaggio stagionale di Hamilton) li separano al termine del quindicesimo appuntamento iridato: il distacco minimo tra i due. Ma le... montagne russe che fanno da sfondo al circuito "olimpico" restano in qualche modo sullo fondo. Fino al nuovo passaggio di consegne di Istanbul, dove Max produce il suo massimo allungo in vetta: 262,5 punti a 256,5 (sei punti, il doppio del dopo-GP d'Olanda): premessa per un finale di stagione impronosticabile ma soprattutto promessa di un finale stellare. 

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