F1, Vettel si difende da Max

"Il sesto posto era il massimo possibile così". Arrivabene: "Eravamo da podio"

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Sebastian Vettel ribatte a Verstappen tornando sul contatto che gli ha rovinato la gara di Suzuka. "Verstappen ha detto che non c'era spazio? Per me sì, sennò non ci provavo. C'era un gap e ho provato, lui non ha aperto, non potevamo fare la curva insieme. Poi è stato un disastro, ero indietro e senza safety car. Penso che il sesto posto sia stato il massimo che potessimo ottenere così", ha detto il ferrarista.

"La macchina si è danneggiata dopo il contatto con Max, ma andava forte, è vero che in gara siamo più vicini però la Mercedes non spinge mai. Quando i risultati sono questi non è facile per tutti noi. Lavoriamo forte tutto l'anno, le ultime gare sono state difficili per tutti, per me, per la squadra, per la gente in pista e anche a casa. A volte non so che dire perché non è stato giusto per noi. Qualche volta la vita in pista è brutta, ma adesso andiamo ad Austin e spingiamo come dei matti, poi vediamo", la sua speranza.

Anche Kimi Raikkonen ha avuto a che fare con Verstappen, ma stavolta senza colpe. "Dopo il contatto con Max ho visto alcune parti dalla mia auto volare via, e la macchina ha riportato danni ingenti sul lato sinistro. Ovviamente questo ha influito negativamente sul resto della mia gara. E' un vero peccato, perché da quel momento è stato tutto piuttosto difficile. Avevo perso molto carico aerodinamico e non c'era molto che potessi fare. E' impossibile sapere quale sarebbe stata la nostra prestazione oggi senza l'incidente alla chicane; durante il fine settimana avevamo migliorato la macchina, la si guidava sempre meglio, ma sfortunatamente questo è quello che abbiamo ottenuto oggi. Nel complesso è stato un fine settimana difficile e deludente; questo risultato non è il massimo. Ora è necessaria un'analisi approfondita, sperando di arrivare alla prossima gara in una condizione più normale che ci metta in grado di combattere", ha raccontato il finlandese.

Nonostante una classifica negativa, ha provato a vedere il bicchiere mezzo pieno Maurizio Arrivabene, che ha messo da parte la rabbia post qualifiche. "Dopo il problema di sabato, sia la squadra, sia i piloti hanno reagito bene. Senza gli episodi capitati in pista il podio sarebbe stato alla nostra portata", ha detto il team manager. Tornando sugli errori in qualifica, Arrivabene ha chiarito che "in alcuni casi l'arrabbiatura ci sta, ma a parte questo, si discute ma questo non significa avere fratture o problemi di altra natura. Quando le cose si fanno bene non ci sono problemi, la vettura oggi andava forte nonostante i danni e non abbiamo raggiunto un podio che era alla portata". Visto anche che Vettel è riuscito alla fine a registrare i giro più veloce: "Una reazione di orgoglio l'hanno avuta tutti quanti, la gara è stata gestita bene, dai pit stop alla tattica di gara alle macchine: nonostante le parti mancanti sulla vettura, Seb ha fatto il giro veloce anche se, come dicono a Napoli, è la consolazione dei fessi. Ad Austin andremo con le spirito di sempre, quello di non mollare anche se i numeri non sono dalla nostra parte. Abbiamo gare a disposizione e la situazione è molto, molto difficile ma non dobbiamo mollare. Le discussioni generano sempre soluzioni, è il silenzio che fa paura".

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