In una domenica piuttosto noiosa i sussulti sono arrivati tutti nei cinque giri conclusivi: dopo aver infilato Bottas, la SF71H di Vettel è stata infatti centrata in pieno dall'alettone anteriore del finlandese e solo per un miracolo Seb non ha rimediato una foratura. Con l'ala danneggiata Valtteri è stato infilato anche da Raikkonen e si è ritrovato in lotta con Ricciardo, colpendo poco dopo anche la sua Red Bull e finendo così sotto la lente dei commissari: 10 secondi di penalità la sanzione, che non hanno influito sulla posizione d'arrivo visto che Gasly era a + 23''3.
Alla fine comunque il muretto Mercedes ha avuto la meglio, regalandosi una splendida vittoria e, soprattutto, regalando a Hamilton il + 24 su Vettel nel mondiale. Un allungo importante, arrivato giusto prima della pausa estiva. La Ferrari ci ha provato, ma ha dovuto arrendersi alle circostanze della gara: decisiva, in sostanza, la qualifica bagnata di sabato pomeriggio.
Weekend invece da dimenticare per le Red Bull. Dopo il ritiro di Ricciardo a Hockenheim la RB14 (o meglio, la power unit Renault) ha confermato grossi problemi di affidabilità e questa volta è stato Max Verstappen a pagarne le conseguenze, con un ritiro dopo appena 6 giri. Daniel, dopo la brutta qualifica, è riuscito invece a limitare i danni con una bella rimonta dal 12° al 4° posto. Domenica nera anche per Charles Leclerc, rimasto coinvolto in una serie di contatti al via e out dopo appena un giro e mezzo.
In top 10 anche un eccezionale Gasly con la Toro Rosso, che ha messo la monoposto del team di Faenza davanti alla Haas di Magnussen, alla McLaren di Alonso, alla Renault di Sainz e all'altra Haas di Grosjean, che ha chiuso la top 10.