F1 Italia, Raikkonen dopo la pole: "Siamo a metà dell'opera"

Un po' deluso Vettel: "Ultimo giro non un granché...", gioia Arrivabene: "Gioia immensa"

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Kimi Raikkonen si gode la pole e l'uno-due Ferrari nelle qualifiche del GP d'Italia: "È il posto migliore dove tornare davanti - ha detto il finlandese, che ha ricevuto il premio dal figlio di Schumacher, Mick - Bella la doppietta, ma siamo solo a metà dell'opera". Deluso il compagno Vettel: "L'ultimo giro non è stato un granché". Gioia per il team principal Arrivabene: "Gioia immenso, abbraccio tutti questi tifosi della Ferrari".

Una liberazione per Raikkonen, che non andava in pole da oltre un anno (Monaco 2017) e che con quella di Monza è diventato il pilota più vecchio a centrare la pole dai tempi di Nigel Mansell (Australia '94): "Ci sono andato vicino tante volte ma era sempre mancato qualcosa. Il secondo tentativo è stato più che discreto e sufficiente per la pole. La macchina è andata benissimo, nonostante condizioni meteo piuttosto insidiose. Speriamo che domani la situaizone si ripeta. Il pubblico? Sappiamo che abbiamo tanti fan e tifosi qui, fare doppietta è importante, ma è solo metà del lavoro".

C'è invece delusione nel volto di Sebastian Vettel, che è prima è apparso spiazzato dalla pole del vicino di box nel team radio con il suo ingegnere di pista e poi ha confermato un pizzico di amarezza anche ai microfoni: "Non sono contento dell'ultimo giro. Devo comunque fare icomplimenti a Kimi, è bello avere due Ferrari davanti. Ogni volta che scendevo in pista sentevo il pubblico impazzire e questo è fantastico, anche se personalmente non sono contento delle mie qualifiche".

Entusiasta, naturalmente, il team principal della Rossa, Maurizio Arrivabene: "Per noi è come una doppia pole. I ragazzi erano molto sereni. Nell'ultimo tentativo del Q3 eravamo tutti concentratissimi e abbiamo gestito tutto con calma e serenità, devo fare i complimenti soprattutto a Mattia Binotto e ai suoi tecnici, ma dobbiamo complimentarci con tutti anche a Maranello. È una gioia immensa, ma io ricordo sempre che il sabato punti non se ne fanno. I tifosi? Avevo chiesto il dodicesimo uomo dopo Spa e oggi sembrava di essere in uno stadio di calcio. Noi non siamo qui per togliere il sorriso dalla faccia di nessuno, ma per darlo a quei ragazzi. Le scie? Sì qui possono essere importanti, ma mettere due Rosse davanti a tutte significa che la macchina è veramente forte".

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