F1, Leclerc: "Mercedes lontane"

"Gare poco spettacolari? Noi piloti abbiamo delle idee, chi dirige le ascolti"

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La Ferrari deve rilanciare la sfida alla Mercedes al GP d'Austria, ma Charles Leclerc parla chiaro. "Stiamo cercando di fare il miglior lavoro possibile, ma raggiungere il loro livello sarà molto difficile. In Francia sono andati in difficoltà con le gomme e questo dimostra che tutto è possibile. Mondiale chiuso? Noi ci proveremo fino alla fine", ha detto. E sulla crisi di spettacolo della F1: "Noi piloti abbiamo delle idee, chi dirige le ascolti".

Il Gran Premio di Francia dominato dalla Mercedes è alle spalle, e a soli sette giorni da Le Castellet il Circus riparte dai monti della Stiria, dove si terrà il Gran Premio d'Austria. La pista di Spielberg appare sulla carta molto più favorevole alla Ferrari, ma in conferenza stampa Charles Leclerc preferisce volare basso e parlare nella maniera più chiara possibile. "Dare del filo da torcere alla Mercedes al momento è piuttosto difficile, perché loro sembrano molto veloci", ammette il pilota monegasco della Rossa: "In Francia lo sono stati anche di più rispetto al solito, specie sul passo gara. Noi ci stiamo concentrando solo su noi stessi e stiamo cercando di fare il miglior lavoro possibile, ma per essere onesti sarà molti difficile raggiungere loro livello". In tal senso Leclerc risponde anche a Nico Rosberg, che in settimana ha parlato di una Ferrari che non ha possibilità di raggiungere la Mercedes: "Noi ci crederemo fino alla fine. Siamo tutti consapevoli che il divario è piuttosto ampio e sara molto difficile recuperare, ma noi non molleremo fino a che ci sarà la possibilità aritmetica di vincere il mondiale. Daremo tutto, anche se è vero che il divario al momento è ampio".

E in effetti qualche buon segnale dalla gara del Paul Ricard è arrivato. Soprattutto nel finale, in cui Leclerc è arrivato al traguardo a meno di un secondo da Bottas: "In Francia abbiamo faticato molto con il secondo set di gomme, ma abbiamo gestito bene la nostra gara. Loro invece hanno sofferto di blistering e questo dimostra che tutto è possibile. Però è molto difficile sfidarli alla pari se loro non hanno problemi, noi stiamo lavorando al meglio delle nostre possibilità per accorciare questo divario". Anche per lui, a livello personale, in Francia non è affatto andata male: "Per me finalmente è arrivato un buon weekend, dopo alcuni nei quali avevo faticato di più. Quindi sono stato contento, ma ora devo continuare a lavorare e andare avanti così. Nelle qualifiche ho adottato un nuovo approccio, niente di particolare, ma le novità sono buone e spero di dimostrarlo anche qui. Ho lavorato sull'approccio, sull'assetto, sto provando ad anticipare l'evoluzione della pista, che su alcuni circuiti è più rilevante che altrove. In passato mi è capitato di trovarmi meglio in Q1 e via via peggio in Q2 e Q3, sto cercando di capire cosa devo gestire nel Q1 per avere la macchina nelle condizioni migliori a fine sessione. E questa pista mi piace tantissimo, la adoro ed è una delle mie preferite. Mi riporta agli anni del kart, mi diverto molto a guidare qui". Leclerc, al pari degli altri piloti intervenuti in conferenza stampa, si sofferma poi sulle polemiche e le crisi che hanno investito la Formula 1 nelle ultime gare, in particolare quelle legate alle penalità comminate ai piloti e la poca spettacolarità in un anno dominato dalla Mercedes.

E il ferrarista conferma la volontà dei piloti di alzare la voce con i vertici del Circus: "Siamo noi a salire in macchina e abbiamo opinioni piuttosto forti su quello che c'è da fare. Siamo d'accordo su alcuni punti e speriamo che questi vengano ascoltati. Se ci sarà possibilità di partecipare speriamo di poter dare il nostro contributo. Questa F1 è in crisi? Il nostro sport non è nel suo stato di forma migliore, ma ci sono alcune cose che possiamo fare per migliorarlo in maniera significativa. Già avere una griglia con valori più ravvicinati aiuterebbe, poter costruire macchine in grado di seguirsi più da vicino renderebbe la vita più facile a noi piloti in fase di sorpasso. Su questo noi piloti siamo tutti d'accordo, ed è esattamente quello che vogliamo proporre a chi dirige la F1". Parole importanti, parole che invece Leclerc decide di non usare a proposito della proposta di utilizzare sempre gli stessi commissari di gara dappertutto. Stuzzicato sull'argomento dopo una risposta più complessa di Sergio Perez ("Se ne parla da anni, sarebbe difficile da organizzare, ma serve più uniformità di giudizio"), il monegasco della Ferrari taglia corto: "Niente da aggiungere".

Dal canto suo, Sebastian Vettel prova a essere ottimista in vista del futuro. " Credo che in squadra ci siano le capacità, i talenti e le idee per reagire all'attuale situazione che ci vede inseguire. Chiaramente ogni gara che passa senza riuscire a mettere le ruote davanti ai nostri avversari non è buona per noi, ma sono convinto che possiamo recuperare", ha spiegato il tedesco.

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