FORMULA 1

Da Estoril a Portimao: torna dopo quasi un quarto di secolo il GP del Portogallo

Conto alla rovescia per il dodicesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno che si prepara a piantare le tende per la prima volta a Portimao.

di
  • A
  • A
  • A

La Formula Uno torna a visitare il Portogallo dopo quasi un quarto di secolo: un ritorno - per ora destinato a risolversi in un episodio isolato - all'Autodromo Internacional do Algarve, circa duecento chilometri in linea d'aria più a sud della capitale Lisbona e dall'Estoril, sede storica di un GP la cui più "recente" edizione è datata 1996, quando i piloti protagonisti del Mondiale 2020 muovevano i primi passi nel mondo delle corse, erano bambini o addirittura, non erano nemmeno venuti al mondo!

Non aveva ancora dodici anni Lewis Hamilton ma era già un piccolo campione sui kart quando Jacques Villeneuve con la Williams vinceva il Gran Premio del Portogallo all'Estoril davanti al compagno di squadra Damon Hill  ed a Michael Schumacher, allora alla sua prima stagione con la Ferrari, alla quale aveva appena regalato i due successi consecutivi a Spa-Francorchamps e Monza, da aggiungere al primo in assoluto di una lunghissima serie: quello sotto il diluvio incessante di Barcellona. E se quel 22 settembre del 1996 il piccolo Hamilton doveva ancora avvicinare Ron Dennis parlandogli del suo desiderio (di più: intenzione) di correre un giorno in F.1 per la McLaren, molti altri dei suoi attuali colleghi erano ancora alle prese con pappe e pannolini (come Pierre Gasly che aveva appena otto mesi) o non erano ancora nati. Come Charles Leclerc e Max Verstappen (classe 1997) , che hanno rispettivamente da pochi giorni e da poche settimane compiuto ventitrè anni. Il Gp del Portogallo invece torna in calendario dopo ventiquattro anni, quasi un quarto di secolo, ed anche i protagonisti delle edizioni più recenti hanno da tempo abbandonato l'attività.

Prendendo in considerazione le ultime sei (quelle degli anni Novanta), balzano all'occhio i cinque successi della Williams che - per dire dei tempi che cambiano -allora dominava la scena, mentre oggi (oltre ad essere passata di mano dalla famiglia fondatrice al fondo d'investimento Dorilton)  frequenta assiduamente le ultime file degli schieramenti di partenza.  Dal 1991 al 1996 solo Michael Schumacher (nel 1993 con la Benetton) riuscì ad interrompere lo strapotere della squadra di sir Frank che si impose nell'ordine con campioni che oggi fanno i commentatori dei GP per la tv o magari si sono ritirato a vita privata ed il paddock lo visitano (ma non quest’anno…) solo occasionalmente. Da Riccardo Patrese (1991) a Nigel Mansell (1992), da Damon Hill a David Coulthard ed a Jacques Villeneuve, vincitori sui saliscendi dell'Estoril nel 1994, 1995 e 1996.

Già, l'Estoril, sede storica di un GP che proprio sul ventoso tracciato a pochi chilometri dalle sponde dell'Oceano Atlantico ha trovato la propria casa dal 1984 al 1996 (uno-due Ferrari firmato da Gerhard Berger e da Nigel Mansell nel 1989 e nel 1990), dopo aver visitato negli anni Cinquanta e Sessanta i tracciati non permanenti e pericolosissimi di Boavista  (Oporto), Monsanto (Lisbona) e Cascais, ma con tre sole edizioni valide per il Mondiale (dal 1958 al 1960, con due vittorie di Stirling Moss ed una di Jack Brabham con Vanwall e Cooper Climax), prima di un oblio più che ventennale dal 1961 al 1983, inferiore per durata solo a quello che si interromperà venerdì mattina in occasione del semaforo verde in fondo alla corsia dei box di Portimao. Scelto (al pari dei recenti Mugello e Nuerburgring e delle incombenti Imola ed Istanbul) per un GP quasi sicuramente “one-off”, come piano b per ovviare al forfait delle prove americane cancellate a causa della pandemia, l'Autodromo Internazionale dell'Algarve (la regione nella quale sorge) assomiglia in modo sorprendente all'Estoril nel layout del tracciato, rispetto al quale è ancora più ondulato e più lungo: di quasi cinquecento metri. E sarà una location inedita per la maggior parte dei piloti pronti a scendere in pista. Per molti, ma non per tutti. Lando Norris vi ha completato alcuni giri nella primavera del 2017 al volante di una McLaren vecchia di sei anni. Più significativamente, ad inaugurare l'ìmpianto (completato nel 2008 e destinato tra un mese ad ospitare anche l'ultima tappa del Motomondiale) furono i test invernali pre-Mondiale della Formula Uno nel 2008 stesso e nel 2009. In quest'ultima occasione scesero in pista - tra gli altri - Fernando Alonso con la Renault (ma lo spagnolo tornerà nel Mondiale solo l'anno venturo), la riserva di lusso della Racing Point Nico Hulkenberg (con  la  Williams) e soprattutto... Lewis Hamilton, allora campione del mondo in carica, per la prima volta, al volante della McLaren: un ulteriore vantaggio per il Re Nero, del quale... non si sentiva proprio il bisogno! Il suo compagno di squadra Valtteri Bottas, Daniel Ricciardo ed il ferrarista Leclerc hanno però corso a Portimao con le formule minori nelle fasi iniziali della loro carriera: basterà per contrastare - anche solo per una domenica - l'irresistibile progressione di Lewis verso il settimo titolo? 

 

  

FERRARI SCORE 

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 comments