Nel Mondiale al via tra due domeniche in Bahrain la lotta per il terzo gradino del podio Costruttori sembra più serrata che l'anno scorso.
di Stefano Gatti
Red Bull superstar dei test di Sakhir, Mercedes apparentemente in affanno. E poi? Quale squadra ha maggiori possibilità di emergere dal cosiddetto "midfield", il campo delle seconde forze e mettersi nella scia delle due protagoniste assolute? Ma soprattutto, la missione è alla portata della Ferrari, precipitata l'anno scorso al sesto posto? Tre giorni di prove hanno convinto gli osservatori che la sfida riguarda ben cinque squadre e che le distanze si sono ulteriormente ridotte.
“Da quello che si abbiamo potuto vedere nei test, credo che vedremo un confronto ravvicinato: sicuramente tra noi, Aston Martin, Alpine, Ferrari naturalmente ma anche anche Alpha Tauri sembra messa bene. Dobbiamo aspettare il primo weekend di gara".
Andreas Seidl, Team Principal della McLaren dipinge così, con poche ma efficaci pennellate, il quadro generale a ruote (ancora per poco) ferme. Abbiamo lasciato a lui il compito di farlo in quanto titolare del sedile di maggior responsabilità sul "muretto" del team che la battaglia per il terzo gradino del podio l'ha vinta nel 2020, spuntandola all'ultimo GP sulla Racing Point (202 punti a 195) che nel frattempo ha... cambiato pelle, ragione sociale (Aston Martin) e per fortuna anche livrea nel corso dell'inverno. Ha però cambiato in modo altrettanto sostanziale negli ultime tre mesi la McLaren stessa, unico team a passare ad una nuova power unit: da Renault a Mercedes. Per ora con buon successo, visto che, sulle MCL35M di Daniel Ricciardo e Lando Norris la PU tedesca non ha dato i problemi riscontrati dalla AMG stessa e dalla Aston Martin stessa.
Nei test di Sakhir l'australiano ha chiuso un paio di volte la sessione mattutina in cima alla classifica dei tempi, anche se poi Daniel si è dovuto accontentare del settimo tempo "combined" (i tempi degli stint mattutini sono sempre stati meno buoni da quelli pomeridian-serali, con clima più fresco). Hanno brillato di più - nel time attack - sia la Ferrari con Carlos Sainz (del quale proprio Ricciardo ha preso il posto in McLaren), che la Alpha Tauri con il rookie Yuki Tsunoda. Lo spagnolo e Leclerc puntano a riportare le rispettive SF21quantomeno nella scia dei "Tori Rossi" e delle "Frecce Nere", con l'obbligo... morale di seminare la stessa Alpha Tauri che nel 2020 ha chiuso la classifica Costruttori appena alle spalle della Ferrari (131 punti a 107). Il team nato dalle ceneri della Toro Rosso è stata la sorpresa dei test con il secondo tempo del grintosissimo Tsunoda che, per quanto sembra di capire, si candida a diventare lo... tsunami del Mondiale al via. Oggetto misterioso lui, oggetto misterioso anche la Alpine, il secondo team che ha cambiato look nel corso dell'inverno.
Quinta nel 2020 con 181 punti, Renault è diventata Alpine e, al fianco del confermato Esteban Ocon, punta molto o moltissimo su Fernando Alonso e su di una riorganizzazione interna nella quale è entrato con un ruolo di vertice Davide Brivio: compito molto impegnativo per uno degli artefici del titolo iridato della MotoGP conquistato nel 2020 da Joan Mir con la Suzuki. La A521 dell'ex ferrarista e del suo compagno di squadra francese non ha messo in mostra lo smalto necessario a fare il salto di qualità ma tocca tornare a questo punto tornare all'inizio, alle parole di Andrea Seidl: "dobbiamo aspettare il primo weekend di gara". Le chiacchiere stanno a zero!