FORMULA 1

Austin ai voti: Verstappen, la perfezione non serve. Norris e Sainz bravi... e fortunati

Il terremoto in classifica dopo le verifiche non modifica nella sostanza le performance dei protagonisti del GP texano

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Austin ai voti: Verstappen, la perfezione non serve. Norris e Sainz bravi... e fortunati - foto 1
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CHARLES LECLERC: SENZA VOTO La squalifica in verifica a causa del consumo anomalo del fondo-vettura sulle irregolarità dell'asfalto texano cancella un sesto posto d'altra parte dimenticabile. Non ce la sentiamo di assegnare un voto vero e proprio al monegasco, al di là di un bel NOVE per la bellissima pole position del venerdì e di un SETTE per il terzo posto della Sprint del sabato. Charles "toppa" in modo abbastanza clamoroso lo scatto al semaforo, questo sì. Da lì in avanti però sostanzialmente cinquantasei giri in balia delle gomme della sua SF-23 ma soprattutto della strategia scelta per lui (insieme a lui?) dal ponte di comando ferrarista e decisamente sbagliata. VOTO 4 quindi al muretto rosso

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MAX VERSTAPPEN: VOTO 8,5

Non becca il solito dieci solo perchè "battezza" male l'ultimo track limit del giro che gli avrebbe consentito di stampare l'ennesima pole domenicale. Rimette tutto sul binario giusto con un percorso netto (pole e vittoria) nella parentesi Sprint del sabato. Poi ci dorme sopra e mette tutti in riga anche di domenica, magari con una o due stille di sudore in più dentro il casco. La sostanza non cambia. A rimorchio, VOTO 6 stiracchiato a SERGIO PEREZ, spinto dagli eventi post-gara fino ai piedi del podio e un po' più al riparo dalla minaccia-Hamilton in classifica generale.

LEWIS HAMILTON: VOTO 8

Al netto dell'esclusione post-gara, una bella dimostrazione di classe da parte di sir Lewis che cancella ancora una volta GEORGE RUSSELL (VOTO 5 al di là del quinto posto della classifica finale, anzi definitiva), senza nemmeno... buttarlo fuori come due domeniche fa in Qatar, dopo aver chiuso in seconda posizione - anche - la Sprint della vigilia. Nelle dichiarazioni a caldo dell'immediato dopo-gara non dimentica nemmeno di rammentare a tutti (a partire dai suoi colleghi) che di questi tempi ci sono cose infinitamente più gravi cui pensare che una strategia sbagliata o magari... una squalifica per fondo-vettura irregolare. Non dimentica neppure di scusarsi di nuovo con il suo team per il patatrac (di due settimane prima!) al via del GP del Qatar. 

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LANDO NORRIS: VOTO 7,5

Quarto podio consecutivo "long" (e quinto dell'anno) per il pilota della McLaren che eredita - senza demeritare - un secondo posto che avvicina ulteriormente un podio alto che però continua a rimanere elusivo nei suoi confronti. Ruba la scena (e il comando iniziale delle operazioni) a Leclerc allo spegnimento del semaforo domenicale, poi deve alzare bandiera bianca all'incedere di Verstappen e (provvisoriamente) alla rimonta di Hamilton. SENZA VOTO il suo compagno di squadra OSCAR PIASTRI che (succede) fa a ruotate con Esteban Ocon al via e si chiama fuori da un weekend nel quale peraltro è sempre rimasto un gradino o due sotto la performance di Lando. 

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LOGAN SARGEANT: VOTO 6,5

L'esclusione di Hamilton e Leclerc dall'ordine d'arrivo gli permette - all'alba del diciottesimo tentativo - di muovere la sua classifica, mettendo in carniere il primo punto iridato e di farlo proprio tra le curve amiche del GP di casa: suo e della Williams. Un punto che fa morale, nient di più, anche perchè - pure questa volta - il compagno di squadra Albon trova il modo di stargli davanti.

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CARLOS SAINZ: VOTO 7

Prima parte di gara senza acuti, poi meglio dopo il primo e il secondo pit stop. Si spinge fino ai piedi del podio anche grazie al "lasciapassare" Leclerc, poi ci sale grazie alla squalifica di Hamilton. Alla maniera di Piastri con Norris, un intero weekend alla spalle del proprio compagno di squadra per il madrileno, che ora "vede" il connazionale FERNANDO ALONSO in classifica generale. A proposito, VOTO 7 anche al due volte iridato che - scattato dal fondo - si fa strada fin dentro la top ten e - a posteriori - avrebbe potuto lasciare Austin con un piazzamento finale a ridosso della top ten. Il problema è che nella prima metà del Mondiale Fernando era un habitué del podio... 

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LANCE STROLL: VOTO 6,5

Raccoglie le briciole lasciate per strada dal compagno di squadra ma - al di à del blackout iniziale - (si porta in griglia di partenza invece che in fondo alla corsia box) - si rende protagonista di una performance all'altezza... dell'attuale grado di competitività della Aston Martin. Voto texano ben più alto della media annuale e infatti il "segno" della sua stagione non cambia di una virgola. Però una pacca sulla spalla Lance se la merita.

 YUKI TSUNODA: VOTO 7

Decimo al traguardo, ottavo nella classifica rivista e corretta, giro più veloce della gara. Una bella prova domenicale per il giapponese che... oscura il rientrante DANIEL RICCIARDO (VOTO 5) con una prestazione a tratti volitiva. Dare continuità a questo trend resta il cruccio principale di Yuki e dei suoi estimatori.

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