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FORMULA 1

A casa del nemico: Hamilton contro Max ed il suo "popolo" nella caldissma arena di Zandvoort

Conto alla rovescia per il ritorno del Mondiale in Olanda dopo trentasei anni sul rinnovato circuito di Zandvoort.

di Stefano Gatti
01 Set 2021 - 11:48

Rinnovato ma soprattutto rimaneggiato: il tracciato di Zandvoort non è più lo stesso del 1985 (edizione più "recente" del GP d'Olanda) ma poco importa alla marea "orange" che si appresta ad invadere il circuito realizzato sulle dune che si affacciano sul vicino Mare del Nord. Terra strappata all'acqua dal lavoro dell'uomo nel corso dei secoli per una nuova tappa del tentativo di Max Verstappen di strappare a Lewis Hamilton la corona iridata. 

Dopo il "flop" di Spa-Francorchamps la Formula Uno ha bisogno di un nuovo bagno di folla e lo farà certamente a Zandvoort, anche se si tratterà quasi sicuramente di tifo a senso unico (e da stadio) per l'idolo locale, con qualche punto di domanda sul tono... dell'accoglienza al rivale Hamilton. Ridotto da otto a tre punti il ritardo in classifica dal Re Nero grazie alla "vittoria" nel GP del Belgio, Verstappen punta ad un successo vero nella gara di casa sul tracciato che, appunto, non è più lo stesso del GP d'Olanda del 1985, vinto da Niki Lauda (25esima ed ultima vittoria per il tre volte iridato) con la McLaren-TAG Porsche davanti al compagno di squadra Alain Prost (il quale a fine stagione avrebbe conquistato il primo dei suoi quattro titoli iridati) ed al giovane Ayrton Senna che - al volante della Lotus-Renault - riuscì praticamente in volata ad avere la meglio sulla Ferrari di Michele Alboreto che - nel precedente GP d'Austria - aveva ottenuto l'ultimo podio di una stagione avviata ad una conclusione in ribasso ce avrebbe visto il pilota milanese vicecampione del mondo, dopo aver però a lungo accarezzato il sogno iridato, fino appunto a Zandvoort.

Il Gran Premio d'Olanda avrebbe dovuto fare il proprio ritorno nel calendario del Mondiale già l'anno scorso m ala prova - originariamente in programma ad aprile - venne cancellata a causa dell'emergenza sanitaria. Tutto rinviato di un altro anno, insomma. Modificato progressivamente a partire dal 1990, il tracciato ha sostanzialmente perso tutta la parte più veloce e scorrevole che - dopo il tratto guidato che seguiva la mitica curva Tazan, la prima in fondo al rettilineo dei box - ne faceva una sorta di ovale "sporco". In pratica è stata eliminata la sezione più lontana dai box,  che ha lasciato il posto (in ordine... di marcia) ad un campo da golf, in un serie di campi di calcio, ad un hockey club ed alle villette a schiera di un quartiere residenziale. La nuova configurazione più sinuosa ed altrettanto "mossa" (vedi le dune... si cui sopra) guadagna qualche decina di metri di sviluppo rispetto a quella di fine anni Ottanta (da 4252 a 4307 metri) ed è già stata più volte "assaggiata" da Verstappen negli ultimi due anni, ma solo nel corso di alcune esibizioni al volante di modelli Red Bull showcar.

Un piccolo ed ulteriore vantaggio in più per l'attesissimo Max  che  - davanti al pubblico amico - punta all'operazione sorpasso nella tripletta partita diciamo così sottotono a Spa-Francorchamps e che a Zandvoort vivrà il suo momento centrale prima del clou del prossimo 12 settembre a Monza: tre gran premi (due e mezzo...) che non diranno una parola definitiva sugli equilibri della corsa al  titolo ma sicuramente la indirizzeranno verso la sua volata finale. 

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