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Il campione in carica mette a segno la quinta vittoria stagionale al termine di una domenica da allarme... rosso
di Stefano Gatti© Getty Images
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Max Verstappen sul gradino più alto del podio, Sergio Perez alla sue spalle e le Ferrari fuori gara ancora prima della metà del GP dell'Azerbaigian: problemi idraulici per Carlos Sainz, power unit in furmo per Charles Leclerc. Sul terzo gradino del podio George Russell, seguito in quarta posizione da Lewis Hamilton con l'altra Mercedes. Pierre Gasly chiude quinto con l'Alpha Tauri davanti a Sebastian Vettel, Fernando Alonso ed alle due McLaren di Daniel Ricciardo e Lando Norris.
Una domenica da incubo per la Ferrari, una domenica da sogno per la Red Bull ed in particolare per Verstappen che aggiunge un mattone pesante alla costruzione del box iridato. A Maranello è allare totale affidabilità, dopo le prime avvisaglie di tre settimane fa a Barcellona. Sainz ko a bordi pista dopo nove giri, Leclerc ai box con la Rossa numero sedici fumante dieci passaggi. E dire che le cose si erano messe bene, proprio dopo il pit stop del monegasco in regime di Virtual Safety Car (per spostare la Ferrari di Sainz ferma nella via di fuga di curva quattro). Le Red Bull non riescono a sfruttare l'opportunità e - dopo la sosta di Verstappen e Perez - riprende il comando e proprio con il margine guadagnato ai box in regime di VSC. È andata diversamente ed ora a Maranello tocca provare a correre ai ripari (tra gli stretti paletti del Budget Cap) per riequibrare la sfida e nessuna possibilità di fare molto tra sette giorni a Montreal.
Sul podio sale un efficacissimo Russell che metta a segno il terzo podio stagionale e porta a quota otto la sua buonissima serie di otto piazzamenti consecutivi nella top five, chiudendo ancora una volta davanti ad Hamilton, in preda a dolori lancinanti alla schiena, causati dal comportamento della sua W13. È un dato di fatto però che il giovane George sia ormai stabilmente davanti al sette volte iridato.
Quinto e sesto al traguardo Pierre Gasly e Sebastian Vettel. Per il francese di Alpha Tauri e per il tedesco di Aston Martin non sono il terzo ed il secondo posto di Baku 2021 ma per entrambi si tratta del miglior risultato stagionale ed anche Yuki Tsunoda (nel campo Alpha) mostra da un paio di GP una crescita globale interessante, al di là di un finale di gara sfortunato (malfunzionamento del DRS e pit stop aggiuntivo). Alpine e McLaren si divisono la parte bassa della top ten: settimo posto per Fernano Alonso, decimo per Esteban Ocon. Ottavo e nono per Daniel Ricciardo e Lando Norris ma la McLaren ha pasticciato a livello di strategia, probabilmente privandosi di un risultato finale migliore.
Nella classifica generale piloti Verstappen prende il largo ed ha ora ventuno punti di vantaggio nei confronti del proprio compagno di squadra (150 a 129) che supera Leclerc, fermo a 116. Con il terzo podio stagionale (dopo gli altri due terzi posti di Melbourne e Barcellona), Russell sale a quota 99 e rafforza la quarta piazza. Sainz rimane ad 83 punti, Hamilton è solo sesto a 62 punti. Nel Mondiale Costruttori, Red Bull sale a quota 279 punti, ottanta in più della Ferari. Mercedes terza a 161punti.
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Tutto al via su pneumatici di mescola media, con la sola eccezione di Esteban Ocon. Leclerc stacca bene dalla pole allo spegnimento del semaforo ma Perez lo precede alla staccata della prima curva e prende il comando davanti al ferrarista, a Verstappen ed a Sainz. Perez spinge subito fortissimo mentre Charles deve difendersi da Verstappen quando il DRS viene abilitato. Russell, Gasly, Hamilton, Tsunoda ed Alonso seguono a distanza il quartetto di testa che “fa” la corsa. Leclerc si difende bene dai primi tentativi di sorpasso del campione del mondo che non riesce a minacciarlo davvero, nonstante il DRS. Al nono giro esce di scena Sainz, a causa di un problema tecnico di carattere idraulico. Virtual Safety Car e pit stop (ma lento, problemi al carrello!) per Leclerc che passa alle hard. Lo imitano le Mercedes, le Alpha Tauri e Vettel. Niente pit stop per le due Red Bull, ora al comando davanti alla Ferrari superstite. Russel quarto davanti ad Alonso ed alle McLaren di Norris e Ricciardo, che non si sono fermati. Verstappen si avvicina al compagno di squadra. Vettel attacca Ocon ma finisce lungo in staccata e riprende. All’inizio del quindicesimo giro Verstappen supera il compagno di squadra alla staccata della prima curva e prende la testa del GP. Via radio, la cabina di regia Red Bull aveva chiesto al messicano di non opporre resistenza (“No fighting”). In difficoltà con gli pneumatici, Perez rientra per le hard al diciassettesimo giro (pit stop lento) e tiene la posizione su Russell. Verstappen si ferma al diciannovesimo giri e cede il comando a Leclerc. Tredici secondi di vantaggio per il monegasco, quelli guadagnati con il pit stop in regime di VSC.
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Alla fine del diciannovesimo giro va in fumo la power unit di Leclerc che riporta la F1-75 ai box! Ferrari fuori gara prima di metà Gran Premio… viene fermato anche Zhou (preallarme… idrulico) che stava facendo una buona gara ed era appena entrato in zona punti. Alla boa di metà gara (giro 26 di 51) Verstappen guida su Perez, Russell, Gasly, Hamilton, Ricciardo (che non si è ancora fermato), Tsunoda, Vettel e le due Alpine di Ocon e Alonso. Gara stabilizzati, senza duelli diretti nella top five. Per Verstappen nove secondi di vantaggio su Perez al trentunesimo passaggio. Hamilton comunica ai box grossi problemi con la schiena a causa del porpoising esagerato della sua Mercedes. Viene fermato al giro 3 anche Magnussen (power unit Ferrari fumante). Virtual Safety Car e pit stop per tutti i leaders. Primo pit stop (vantaggioso!) anche per Ricciardo che dimezza il tempo perso nella pit lane. Green light al giro 36: Verstappen con quattordici secondi su Perez, Russell, Gasly, Hamilton, Tsunoda, Vettel, Alonso, Ricciardo e Norris con le McLaren al bordo inferiore della top ten. Riparata ai box (warning con bandiera gialla e nera)l’ala posteriore dell’Alpha Tauri di Tsunoda che si apriva solo nella metà di destra: niente più DRS per il giapponese fino a fine GP.
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Al quarantaquattresimo giro (molto appropriatamente!), Hamilton attacca e passa Gasly per la quarta posizione: due Red Bull davanti a due Mercedes. Senza le Ferrari, sembra di essere tornati al 2021! Verstappen vince per la quinta volta quest’anno (sei vitorie totali Red Bull) davanti a Perez (autore del giro veloce) ed alle due Mercedes. Gasly quinto davanti a Vettel, Alonso ed alla McLaren di Ricciardo e Norris. Esteban Ocon chiude la top ten.