Logo SportMediaset

Seguici anche su

GRAN FINALE

WRC: il Mondiale 2025 si decide nel deserto dell'Arabia Saudita

Lotta tutta in casa Toyota: guida Elfyn Evans che cerca il primo alloro, Sebastien Ogier deve recuperare tre punti per entrare nella leggenda, più staccato Kalle Rovampera. 

di Massimiliano Cocchi
25 Nov 2025 - 14:07
 © Ufficio Stampa

© Ufficio Stampa

Dopo tredici appuntamenti in giro per il mondo – tra asfalto, sterrato, fango, neve e nebbia – il Mondiale Rally 2025 si decide all’ultimo respiro. In Arabia Saudita da giovedì 27 a sabato 29 novembre: novità assoluta nel calendario, una pagina bianca da scrivere tra mille incognite. L'unica certezza è Toyota che è già campione del mondo Costruttori. Adesso tocca ai suoi tre uomini giocarsi il Titolo piloti: Elfyn Evans, Sébastien Ogier e Kalle Rovanperä. Tre piloti, tre storie diverse, un solo titolo in palio. Il Campione uscirà da un orizzonte che nessuno conosce davvero. Le prove saudite non hanno precedenti: un mix tra la sabbia veloce del Kenya e lo sterrato tecnico della Grecia, dicono coloro che hanno potuto osservare qualcosa dai pochi riferimenti disponibili. Non esiste memoria, soltanto gli onboard studiati a video, come studenti alla vigilia di un esame. La chiave, per tutti, è una sola: adattarsi in fretta. Un errore, un sasso fuori traiettoria possono ribaltare una stagione intera. 

La situazione in classifica

Evans cerca il suo primo successo iridato e arriva davanti a tutti: 272 punti, due vittorie in tredici gare, mai un ritiro. È l’uomo della costanza, della pazienza, del passo costruito tappa dopo tappa. Eppure porta con sé un’ombra lunga: nel 2020, a Monza, ha già perso un Mondiale all’ultima gara. Proprio contro Ogier. Il francese, pur avendo saltato tre appuntamenti – Svezia, Kenya ed Estonia – ha solo tre punti in meno grazie a un bottino di sei vittorie in dieci gare. Pesa un unico grande errore, quello del rally dell'Europa Centrale. Se dovesse laurearsi Campione raggiungerebbe a quota nove Mondiali Sebastien Loeb. Se Evans e Ogier dovessero arrivare a pari punti il pilota di Gap è campione grazie al maggior numero di successi.

Poi c’è Kalle Rovanperä, terzo incomodo solo sulla carta. Ha 24 punti da recuperare, un Everest sportivo che può scalare solo se il destino si mette di traverso davanti ai due compagni di squadra. 

Per gli altri sfidanti restano le briciole, ma non per questo meno significative. È l’ultima gara di Ott Tänak con Hyundai, un commiato che vorrà onorare a modo suo. E un’altra occasione per Grégoire Munster con Ford, fresco del quinto posto in Giappone: il miglior risultato della sua stagione, segno di una crescita che vuole confermare

 300 chilometri cronometrati per decidere un anno

Sarà un finale duro, caldo, imprevedibile: oltre trecento chilometri di prove cronometrate, nel cuore del deserto saudita. Gli ultimi 16, quelli della Power Stage, la “Thabhan”, possono spostare il destino di un anno intero.