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Auto elettriche

Troppo di tutto: l’industria delle batterie per EV rischia l’ingorgo

La capacità produttiva globale vola, la domanda frena: tra costi alti e incentivi tagliati, l’auto elettrica perde slancio ma nel mondo ci sono troppe batterie

di Redazione Drive Up
11 Nov 2025 - 12:06
 © Getty Images

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Non è sicuramente il periodo migliore per le automobili elettriche tra difficoltà nelle vendite e incertezze strategiche. Come se non bastasse, a tutto ciò si aggiunge la sovracapacità produttiva delle fabbriche di batterie. Secondo un report di AlixPartners, la produzione di accumulatori supera la domanda in ogni grande mercato. In sintesi: costruiamo troppe batterie per le poche auto elettriche che si vendono. In Nord America il rapporto è di 1,9 a 1, in Europa sale a 2,2 e in Cina tocca un impressionante 5,6, con fabbriche sovradimensionate e la minaccia di dazi che chiudono le porte all’export.
Gli incentivi sono finiti
A gonfiare l’offerta sono stati anni di incentivi e regolamenti aggressivi, dalla spinta industriale cinese all’Inflation Reduction Act americano fino al Green Deal europeo. Ma l’entusiasmo non è stato ricambiato dagli automobilisti. Il motivo è semplice: i costi restano alti e, con il ritiro di molti sussidi, l’acquirente non vede un reale vantaggio economico nel passaggio all’elettrico. Il risultato è un settore che, nonostante l’eccesso di capacità, non può permettersi di tagliare i prezzi senza andare in perdita.
Stabilimenti troppo grandi
Negli Stati Uniti l’eliminazione del credito d’imposta per le auto a batteria e l’alleggerimento degli standard sulle emissioni promettono un mercato in contrazione. Una frenata che alimenta l’incertezza: già oggi gli stabilimenti sono troppo grandi per le esigenze reali e, secondo le previsioni, nel 2028 il rapporto capacità/domanda crescerà a 2,4, per restare elevato almeno fino al 2030. Non a caso la stessa AlixPartners ha dimezzato le stime di penetrazione dell’elettrico negli USA: dal 36% al 18% entro fine decennio. Se l’auto a zero emissioni vuole davvero decollare, serviranno prezzi più bassi. E consumatori convinti a cambiare strada.

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