Dakar al femminile, Rachele Somaschini in gara con un camion
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Tre donne adaffrontare l’evento alla guida di un mezzo pesante: Unimog 435 Mercedes Benz di Tecnosport
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Rachele Somaschini, dopo l’impegno di questa stagione nel Campionato del Mondo Rally (FIA WRC2) si mette alla prova nel 2026 nel rally raid più noto al mondo, la Dakar - nella categoria Classic, gara di regolarità, navigazione e abilità destinata ai veicoli d’epoca - alla guida di un mezzo pesante, per oltre 7.000 chilometri attraverso il deserto saudita.
In quest’impresa a bordo del Mercedes-Benz Unimog 435 del 1988 di Tecnosport Rally – storica realtà comasca e punto di riferimento nei rally raid dal 1992 - la affiancheranno due donne, rendendo questa partecipazione un’unicità italiana nella storia della Dakar Classic: Serena Rodella (in qualità di secondo pilota e meccanico) e Monica Buonamano (navigatore), già esperta di questa durissima competizione, condivideranno infatti l’abitacolo del camion con Rachele, formando così il Ladies Dakar Team.
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Serena Rodella ha al suo attivo un decennio di competizioni in fuoristrada, dove ha conquistato 5 titoli nazionali femminili, dal 2021 al 2025. Il curriculum di Monica Buonamano conta, oltre a un’esperienza ultratrentennale e vittorie nei rally storici, endurance e cross-country, la partecipazione alle ultime tre edizioni della Dakar Classic come copilota su auto e camion.
Orizzonti decisamente nuovi anche per #CorrerePerUnRespiro, il progetto solidale che Rachele Somaschini ha fondato nel 2016 per coniugare la sua attività nel motorsport alla sensibilizzazione e raccolta fondi per la ricerca della Fondazione Ricerca sulla fibrosi cistica, la patologia genetica da cui è affetta dalla nascita. L’iniziativa charity – che ad oggi ha raccolto oltre 520.000 euro di donazioni, è infatti alla base anche di questa avventura sportiva estrema, destinata a raggiungere un’ampia audience a livello internazionale.
Per poter intraprendere quest’ennesima sfida con sé stessa, Rachele ha dovuto intensificare la sua preparazione fisica, conseguire a tempo di record la patente C ed effettuare, insieme al suo equipaggio, qualche giornata di test in Tunisia. Prova fondamentale per approcciare le dinamiche base della guida di un mezzo pesante su fondo sabbioso e tecniche di navigazione CAP. In gara dovranno infatti gestire un camion da oltre 44 quintali di peso (a vuoto) con 130 CV, tra dune e piste di sabbia, per un media di circa 600 km/ giorno di prove speciali e trasferimenti.
Un’operazione impegnativa anche economicamente - la DAKAR Classic - che mai si sarebbe realizzata senza il fondamentale sostegno dei maggiori sponsor che accompagnano la pilota milanese ormai da diverse stagioni - Prima Assicurazioni, Mapei, SLF Abrasivi, Kemtec, Gruppo Meregalli – a cui si aggiunge il significativo supporto di Castrol (anche partner tecnico che testerà in gara la linea camion), di FIAMM (anche partner tecnico per le batterie di avviamento) e la collaborazione con Sparco e Stilo in qualità di consolidati partner tecnici.
“Non mi rendo ancora conto che questo grande sogno si stia concretizzando – commenta Rachele Somaschini – perché fantastico sulle immagini della Dakar da quando ero ragazzina ma mai avrei pensato un giorno di vedere il mio nome tra gli iscritti, e di affrontare il deserto alla guida di un mezzo pesante.”
“Chi mi conosce sa che superare i miei limiti è il motore della mia esistenza – prosegue la pilota -. L’unico modo che sento utile a combattere la patologia che mi accompagna e per la quale ancora non esiste cura. Tuttavia, con la Dakar Classic mi metto alla prova in qualcosa che è davvero molto oltre la zona di confort, senza sapere realmente cosa mi aspetta, ma sono eccitatissima."
“Dovrò comunque conciliare le rigide e massacranti tempistiche di gara con le mie terapie e con la mia sensibilità alle alte temperature – aggiunge ancora Rachele - Tutto questo costituirà una sfida nella sfida ma – al tempo stesso - un’occasione unica per portare il messaggio di CorrerePerUnRespiro in altri continenti e in contesti molto diversi dal mio. Di fronte a questa opportunità la difficoltà diventa uno stimolo e non vedo l’ora di mettermi in gioco. Conto molto anche sull’esperienza del mio equipaggio di donne toste e ferrate in questo tipo di gara, e su quella di Tecnosport - che ha un track-record pluriennale nella Dakar - e sento di essere supportata al meglio.”
“Non finirò mai di ringraziare abbastanza i miei sponsor - conclude la pilota – che mi danno l’opportunità di coronare il sogno di partecipare a questa gara unica, e tutti i miei sostenitori che mi supportano con tanto entusiasmo e affetto, spingendomi a dare sempre il massimo.”
La DAKAR Classic prende il via il 3 gennaio 2026 a Yanbu, sul Mar Rosso, con il Prologo, la tappa preliminare che definisce l’ordine di partenza dei concorrenti. L’itinerario competitivo include poi 13 tappe, di cui una marathon - che non prevede assistenza al bivacco -, con un giorno intermedio di riposo, per un totale di oltre 7.000 km totali di cui 4.126 km di prove speciali (record della gara). La conclusione dell’evento avrà luogo a Yanbu il 17 gennaio.